Block NotesRubriche

L’enorme striscione esposto sotto la Curva Sud non poteva passare inosservato: “In casa leoni e vincenti… in trasferta inetti e perdenti!!! Sveglia!”… Il riferimento era alle mirabilie della settimana scorsa.

A Francavilla Fontana, nell’agro pugliese al confine tra le provincie di Brindisi e Taranto (ma le provincie esistono ancora, signor Presidente?), hanno visto il Catania? Alcuni giovanotti, è vero, si sono presentati ma in tuta mimetica che, notoriamente, serve a confondersi con l’ambiente, a far sì che non ti si veda o riconosca. Appunto!

È per paura di cose del genere, per esorcizzarle, che evito – quando va meglio, come la volta prima – di esaltarmi.

Gli avversari, invece, sciorinavano una tenuta “simil-argentina”. E, a dirla tutta, specie nella ripresa, sembravano proprio la migliore “albiceleste” che giocava al gatto e al topo con (senza offesa) Cipro, Lichtenstein o che so io…

La cosa più allucinante è che sino al 91°, quando il pallone avversario ha spento ogni residua luce (quella che si accende per i bambini che hanno paura), lo zero a zero sembrava bastasse ai “camaleontici” giovanotti,  seppure in superiorità numerica da un sacco di tempo. La difesa è rimasta – ancora oggi – la meno battuta ma la cosa non può consolare. Anche perché il ventenne M’Bala Nzola, da Troyes (che non è Ilio ma la patria dell’importante poeta medievale Chrétienautore di romanzi cavallereschi quali Lancelot ou le chevalier de la charrette” e “Le Roman de Perceval ou le conte du Graal”), non credo che sappia molto del suo illustre concittadino (anche perché le sue origini sono angolane) ma ha saputo come fare ammattire l’intera gendarmeria di stanza davanti a Pisseri, bravissimo anche lì, ma… impotente. Ho letto (cfr.: http://www.transfermarkt.it/mbala-nzola/profil/spieler/354814) che questo ragazzotto (sempre M’Bala Nzola) ha un valore di mercato di appena centomila euro. Commenti da fare?

Mazzarani festeggiato dal "Liotru" (Ph. Calciocatania - Filippo Galtieri)

Mazzarani festeggiato dal “Liotru” (Ph. Calciocatania – Filippo Galtieri)

Tornata in casa, la squadra aveva l’obbligo di dissentire dal contenuto dello striscione. E lo ha fatto giocando come in trasferta. Raramente, mi avventuro in analisi tecniche che lascio ad altri. Preferisco l’estetica (sfido a duello chi dice che essa col calcio non c’entri)… Se una partita, per quasi un’ora, è qualitativamente modesta, un motivo dev’esserci. Se lasci l’iniziativa all’avversario per tentare d’infilarlo “di rimessa” (contando su un apparato “trascendentale” di “bocche di fuoco”) e l’avversario è volenteroso, ma modesto, che godimento estetico può averne lo spettatore? Vero che, anche “ai punti” (checché ne dica il tecnico avversario) il Catania avrebbe vinto, in virtù di tre traverse a due e due salvataggi miracolosi a due… ma non si può sottovalutare che la rete è scaturita da un autogol (anche se la titolarità si usa darla a chi scaglia il tiro).

Signore dame e signori cavalieri, l’avversario si chiamava Vibonese… Succursale del Catania con il blu al posto dell’azzurro, ma solo e semplicemente Vibonese… Buono l’amaro del signor Caffo! Solo da bere, però…

Rigoli in panchina (Ph. Calciocatania - Filippo Galtieri)

Rigoli in panchina (Ph. Calciocatania – Filippo Galtieri)

Qualcosa si deve dire anche sulla formazione schierata… Mi è parso come se Rigoli volesse provocare: “Vi lamentate di Barisic, Calil e compagnia bella? Vi metto in campo gli altri; così capite che farina c’è nel sacco”. Del resto, se, quando un centrocampista riceve la palla, si ferma, si guarda attorno e, dopo un quarto d’ora (aspettando che tutti gli avversari, compresi i massaggiatori, le riserve, il medico sociale, ecc., si siano schierati adeguatamente, mentre i compagni sembrano nascondersi dietro di quelli) passa la palla indietro (spesso al portiere; anche con pericolose “scoppole”), sembra altrettanto evidente che c’è dell’imbarazzo. E l’imbarazzo determina la legittima domanda di chi guarda: durante la settimana che fanno? E tutti (quasi) a gridare: “Rigoli vottìnni”; qualcuno (più dotato di fantasia) immagina il povero Lo Monaco assorto a pensare: “Un altro allenatore come lo pago?”. Invero, annuncia: “Dall’1 al 7 gennaio il Bologna farà una settimana di ritiro da noi (a Torre del Grifo; n. d. r.)”. Uno spizzico di Serie A…

La nostra cruda realtà è, invece, che il tabellone luminoso continua ad avere la stessa luce della squadra, che il chiosco della “B” è sempre unico (nel senso che non ce n’è un altro) ed è antiamericano (non vuole saperne – grazie al cielo – della “bevanda marrone”), che la classifica ci colloca nella zona in bilico; cioè, non si è ancora nella “zona-spareggi”, in quanto Casertana (pareggio a Foggia e due punti di penalità), Andria (pareggio casalingo con Francavilla) e Monopoli (sconfitto a Melfi) sono un punto sopra. E sabato a Cosenza per far come? Per dare quale risposta a “quello” striscione? Magari…

Salvo Nicotra

Salvo Nicotra

Salvo Nicotra si è occupato di tante di quelle cose che è come se non si fosse occupato di nulla… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi sull’attualità del Teatro dei Pupi siciliani, regista teatrale e uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza con numerose testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post