Dopo la conclusione della stagione teatrale 2015/2016, il Teatro Vitaliano Brancati ed il Piccolo Teatro della Città, hanno presentato ieri sera, nella sala di via F. Ciccaglione 29, i programmi di attività nel corso dell’evento “Aperitivo a Teatro” alla presenza di Tuccio Musumeci, Gianni Salvo, Orazio Torrisi ed i protagonisti della nuova stagione.
Il Teatro Brancati, ha già inaugurato la stagione con “Il Marchese di Ruvolito” di Nino Martoglio per la regia di Giuseppe Romani, con protagonista il popolarissimo attore Tuccio Musumeci, seguito subito dopo dall’esilarante commedia di W. Shakespeare: “Sogno di una di mezza estate”, diretta da Nicasio Anzelmo e con Margherita Mignemi, Plinio Milazzo e Salvo Piro.
Una volta concluse le repliche dell’opera shakespeariana, la stagione del Brancati proseguirà a Gennaio con la drammaturgia pirandelliana e con “Ccu ‘ i nguanti gialli”, diretto da Turi Giordano. L’autore siciliano, con questo testo codifica una volta per tutte la cifra del suo teatro maggiore: “la rappresentazione d’un dramma, quand’esso è già da gran tempo”. Pirandello procede a fatti avvenuti e ciò gli consente di scovare gli indizi della realtà nascosti fino in fondo nella rappresentazione di essa, la “radice del vero” nel “giallo” paradossale che gli uomini, maschere, mettono in scena illudendosi di vivere.
A partire dal 26 Gennaio, per il pubblico catanese sarà la volta di “Oh Dio mio!”, il surreale ed intelligente testo della drammaturga israeliana Anat Gov, in cui un Dio umano, forse troppo umano è alla disperata ricerca del senso della vita. In scena Pippo Pattavina e Debora Bernardi.
La vita quotidiana di una piccola Stazione dei Carabinieri in un paesino della Sicilia, nella quale si vive un’ordinaria, lenta, ma divertente quotidianità, interrotta da un importante evento. Questo lo scenario di “Minchia Signor Tenente” di e con Antonio Grosso che andrà in scena dal 23 Marzo, regia Nicola Pistoia.
A Febbraio è la volta di “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello. Il tema di questa commedia è l’impossibilità di conoscere la verità per il fatto che questa non è “una”, ma è “molteplice”, come molteplici sono i punti di vista umani. In scena Alessandra Cacialli e Agostino Zumbo, regia di Gianni Salvo.
Dal 16 Febbraio “70…ma non li dimostra” che vedrà in scena una coppia insolita, ma di successo, composta da Vincenzo Spampinato e Gino Astorina, insieme per narrare, con esilaranti monologhi, usi e costumi di quegli anni trascorsi e per cantare, con una ricca sequenza di celebri brani, Baglioni, Battisti, i Beatles, e tanti altri, risvegliando le memorie dei tempi che furono.
Due personaggi, come accade in alcuni romanzi epistolari, si scrivono, per oltre 50 anni, biglietti, lettere e cartoline che raccontano le speranze, le ambizioni, i sogni, le delusioni, le vittorie, le sconfitte di due vite vissute separatamente, sono il nucleo di “Love Letters” di A.R Gurney, con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, in scena dal 20 Aprile. Regia di Giuseppe Pambieri.
Chiuderà la stagione del Brancati, a maggio, “Per fortuna è una notte di luna” di Gianni Clementi, autore a cui il pubblico del Brancati è affezionato ormai da anni, dove i sogni e le illusioni di una famiglia medio borghese vengono rivoltati fino a diventare qualcos’altro. Sul palco Tuccio Musumeci, Miko Magistro, Olivia Spigarelli e Riccardo Maria Tarci. Regia di Giuseppe Romani.
Per quanto riguarda il Piccolo Teatro della Città, inaugurerà stasera 3 Dicembre, con replica domani, la nuova stagione con “Centomila, uno, nessuno – La vera storia di Luigi Pirandello”. L’opera è un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero. Scritto e diretto da Giuseppe Argirò, con Giuseppe Pambieri, racconta gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello. I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dall’inconscio dei diversi protagonisti e trovando spazio in una realtà sempre attuale.
La programmazione del Piccolo Teatro continuerà con “Marianna Ucrìa“, dal romanzo di Dacia Maraini, regia di Daniela Ardini con Raffaella Azim: in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa che riesce a conquistarsi un ruolo nella società nonostante le violenze subite da bambina e la sua menomazione.
A Gennaio sarà la volta di “Totò e Vicè“ di Franco Scaldati con Carlo Ferreri e Aldo Toscano, uno spettacolo in cui i protagonisti, in assenza di radici sono alla ricerca di una libertà che risiede nella loro capacità di sapere inventare, regia di Gianni Salvo. Si proseguirà con “Contrazioni” (Teatro Libero di Palermo) del giovane e affermato drammaturgo inglese Mike Bartlett, un testo asciutto e crudo che mette due donne una di fronte all’altra, in una sorta d’intervista dove una è carnefice l’altra vittima, per la regia di Luca Mazzone con Viviana Lombardo e Silvia Scuderi. A febbraio Parole d’amore – si dubita sempre delle cose più belle” di Federico De Roberto – Ernesta Valle, con Mariano Rigillo e Cicci Rossini, a cura di Sarah ed Enzo Zappulla. Il monumentale carteggio inedito fra Federico De Roberto e la gentildonna Ernesta Valle Ribera. Un’ardente storia d’amore che ci rivela aspetti ignorati dell’austero e schivo autore de “I Vicerè”, dalla fine dell’Ottocento ai primi del Novecento.
Altro spettacolo in programma è poi “Nubendi” scritto e diretto da Nino Romeo con Graziana Maniscalco, Angelo Tosto, Nicola Costa, in cui si affrontano e scontrano sei coppie di promessi sposi, all’interno di una lussuosa pasticceria.A Maggio, la stagione del Piccolo Teatro, si concluderà con “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini, regia di Gianni Salvo. Opera che nasce dalla crisi dello scrittore generata dalla guerra di Spagna. Il protagonista è un tipografo intorno ai trent’anni che, in seguito alla lettera del padre che lo informa di aver lasciato la madre, intraprende un viaggio che lo porterà nei luoghi più reconditi della Sicilia, fino alla casa materna.
Le novità del Piccolo Teatro della Città non finiscono qui e vi è anche uno spazio dedicato ai più piccoli con la rassegna “Teatro Ragazzi”. La rassegna è già stata inaugurata il 20 Novembre con “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Domenico Carboni da L. Carrol. Le altre fiabe che andranno in scena, sempre con la drammaturgia di Domenico Carboni e la regia di Gianni Salvo, saranno “La vera storia di cappuccetto rosso”; la storia di Cappuccetto Rosso la conoscono un po’ tutti eppure nessuno ha mai raccontato cosa accadde dopo che il cacciatore salvò i protagonisti della favola. Saranno davvero tanti i colpi di scena, la storia di cappuccetto rosso come non l’avete mai sentita. Successivamente sarà la volta di “Pinocchio”, da Collodi, una della fiabe più famose per ragazzi che narra le avventure per mezzo delle quali un burattino di legno, dopo un lungo percorso di maturazione ed apprendimento, riesce a diventare un ragazzino vero. A seguire, “Raperonzola“, un classico dei fratelli Grimm che ha tutti gli ingredienti di una ricetta favolosa: una bella Fanciulla dalle trecce d’oro, un Principe di bell’aspetto, una Strega malvagia, una Torre senza uscita. Ci sarà poi “Il Mago di Oz” da F. Baum in cui è la strampalata combriccola di Dorothy a condurre la storia e a farci scoprire, scena dopo scena, le stranezze di questa fantastica terra di Oz. Ed infine, ultimo spettacolo previsto per questa rassegna teatrale dedicata ai ragazzi è “Peter Pan”, compagno ideale di tutte una serie di avventure fantastiche. Cosa insegna proprio ai bambini? Lui che non è mai cresciuto, induce a riflettere sulla consapevolezza del crescere e sull’importanza degli affetti. Di Lina Maria Ugolini da James M. Barrie, regia di Gianni Salvo.