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Partita da horror per il Catania di Pino Rigoli che dopo il carattere dimostrato in casa con la Casertana torna a smarrirsi lontano dal “Massimino” e becca oggi pomeriggio una serena lezione da una Juve Stabia che ha mostrato di meritare la sua posizione in classifica. Rossazzurri battuti 4-0 dai campani che hanno evidenziato un gioco veloce, preciso e che ha messo sempre gli attaccanti in condizione di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario. Brutta giornata invece per il Catania con un Calil schierato dall’inizio (in panchina Barisic e Di Grazia) e che non si è visto completamente, un Mazzarani brutta copia di quello visto in campo con la Casertana, un centrocampo inconcludente e una difesa disattenta e nervosa. Certamente poi l’arbitraggio del signor Proietti non ha agevolato gli etnei che hanno subito un rigore, due espulsioni (Gil per doppia ammonizione e Nave per rosso diretto) e tre ammoniti (Biagianti, Bastrini e Russotto) ma, comunque, a parte l’arbitraggio che si può anche discutere per le decisioni adottate, la condotta in campo del Catania è stata davvero deludente, la squadra è tornata ad essere fragile caratterialmente, il gioco soprattutto a centrocampo ha latitato, il reparto offensivo si è visto pochissimo ed anche le scelte tecniche non hanno convinto.

La Juve Stabia è andata subito in vantaggio al 7’con Izzillo, grazie ad una conclusione potente dai 25 metri che ha beffato Pisseri. Da sottolineare che nessuno dei centrocampisti o i centrali difensivi hanno ostacolato l’autore del tiro. Il Catania comunque ha avuto subito l’occasione per ribattere e pareggiare ma Mazzarani ha sprecato malamente calciando a lato su assist di Russotto. La Juve Stabia ha poi agevolmente preso in mano le redini del gioco ed al 19′ ci ha provato dalla distanza con Capodaglio, con palla sopra la traversa. Il raddoppio arrivava comunque al 29′ ed era una fotocopia dell’1-0: Lisi scaricava per Izzillo che dai 25 metri batteva con un giro angolato Pisseri. Il Catania non riusciva a scuotersi, anzi si innervosiva per un presunto fallo in area su Russotto che veniva ammonito ed al 39′ l’arbitro assegnava un rigore ai campani per un discusso fallo di Gil (nell’occasione ammonito) su Ripa e secondo i rossazzurri commessso fuori area. A trasformare dal dischetto ci pensava lo stesso Ripa e sul 3-0 si chiudeva la prima frazione.

Nella ripresa mister Rigoli sostituiva l’ammonito Russotto e l’inesistente Calil con Di Grazia e Barisic, ma al 6′ rossazzurri in 10 per il secondo giallo a Gil, mentre la Juve Stabia segnava il quarto gol al 13′ con Lisi che batteva Pisseri con un preciso diagonale e da quel punto per il Catania era completamente notte fonda, si rischiavano almeno altre tre reti e si doveva annotare la seconda espulsione al 26′, quella di Nava per fallo da ultimo uomo su Kanoutè lanciato a rete. Il resto era solo accademia, con i campani che amministravano il 4-0, si confermavano in vetta alla classifica come squadra attrezzata e temibile, mentre il Catania mostrava il solito volto di squadra confusa e fragile in trasferta e che apre il girone di ritorno con una sconfitta sonora che può lasciare strascichi. Intanto dopo il Natale il 29 Dicembre arriverà al “Massimino” la Fidelis Andria con un punto in più del Catania che torna da Castellammare di Stabia con le ossa rotte e nel prossimo turno manchera di diversi giocatori che saranno squalificati dal giudice sportivo (Biagianti, Gil, Nava, Bastrini). Veramente un brutto Natale quindi  per il Catania, una sconfitta umiliante quella con la Juve Stabia per una squadra che è sembrata già in vacanza.

 

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