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La grande comunità parrocchiale “Sacra Famiglia” in Nesima inferiore ha vissuto una bellissima serata all’insegna della gioia e della speranza del Natale, grazie all’impegno dei bambini e dei ragazzi –con l’apprezzabile inclusione dei bimbi in difficoltà- dell’itinerario catechistico e dei ragazzi del gruppo “Alba”, uno dei primi frutti della recente visita pastorale.

E’ stato proprio l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina a suggerire al parroco e vicario foraneo, can. Antonino Gentile e al vicario parrocchiale padre Alessandro Napoli e ai loro collaboratori di valorizzare i “ragazzini”, iniziando dal catechismo, con attività che coinvolgano tutta la comunità, così che possano farsi conoscere ed essere quel valore aggiunto che i giovani cristiani di oggi sono chiamati ad essere. Molto gradita l’inaspettata partecipazione del metropolita che con la sua presenza ha riempito di gioia tutti i parrocchiani.

Il tema dello spettacolo, svoltosi in chiesa e messo su dai bambini che frequentano il catechismo, è stato “Rapsodia di Natale”, un insieme di canti e riflessioni sulla Natività che hanno aiutato a vivere lo spirito natalizio attraverso la luce dello stupore dell’infanzia che radiosamente brilla negli occhi dei più piccoli.

Le “Piccole stelle” dalle voci angeliche hanno trasmesso ai partecipanti con estrema semplicità tutta la meraviglia della memoria della nascita di Gesù che ogni cristiano dovrebbe vivere con grande letizia. I ragazzi di “Alba” hanno rappresentato prima la “favola del Natale” di Martin e dopo la “storia delle quattro candele”, un momento prezioso di riflessione che ha risvegliato il desiderio di fede, di pace e di fraternità, con l’invito a soffermarsi sul senso profondo del mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio: l’Amore.

La comunità parrocchiale per Natale è stata guidata dal messaggio del parroco dal tema “E’ venuto ad abitare in mezzo a noi” sul significato della festa: “Natale è la grande dichiarazione d’amore di Dio per l’umanità. Attraverso l’incarnazione del Figlio Gesù, il Creatore non abbandona la creatura. Sì, Dio viene perché ci ama! Viene perché sa che abbiamo bisogno soprattutto di essere amati e salvati. Non abbiamo un Dio lontano, per <i fatti suoi>, ma un Dio vicino che si occupa di noi, che s’immerge nella nostra esistenza: povertà, desiderio di libertà, fragilità, grandezza, tutto assume di noi, tranne il peccato, che ci rende schiavi. Dio è talmente innamorato che si nasconde nella carne di un bambino, assumendo la natura umana. Venendo nel mondo ci offre il Suo perdono, si riconcilia con noi e ci dona la pace, quella vera e duratura, la pace del cuore. Entra nel mondo e con Lui la gioia…L’umiltà di Dio fa grande l’uomo…Vi chiedo un ricordo speciale ella preghiera per coloro che stanno vivendo nella sofferenza e nella solitudine, per quanti testimoniano la fede con il martirio del corpo e dell’anima. Posano sperimentare l’abbraccio tenero e forte del Divino Bambino”.

Mons. Gristina si è complimentato con i piccoli attori, le catechiste e i sacerdoti che hanno aiutato i parrocchiani a riflettere sulla vera gioia che arreca sempre il Natale se vissuto cristianamente come merita: “E’ stato un bel momento: abbiamo condiviso la gioia e abbiamo riflettuto. E’ importante che del Natale cogliamo la gioia, l’amore di Dio. Noi gli diciamo grazie perché ci ama a tal punto da essere venuto ed essere rimasto sempre con noi. Con le riflessioni ci avere dato la possibilità di far entrare il Natale dentro di noi, riflessioni molto preziose. Grazie per averci ricordato che il Natale deve sempre essere questa gioia. Colgo l’occasione per ringraziare il parroco, don Antonino Gentile, per il servizio che svolge qui in parrocchia insieme a don Alessandro Napoli, e per la sua opera come vicario foraneo di questo vicariato. Grazie e tanti auguri a tutti!”.

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