Riduzione fino all’80% del peso di copertura; riduzione fino al 40% dell’azione sismica agente in copertura; riduzione fino al 47% delle emissioni di CO2 (Global Warming Potential); riduzione fino al 17% dei tempi di posa in opera; il tutto a parità di superficie coperta. Inoltre riduzione fino al 10% del costo di costruzione, a parità di prestazioni della copertura; riproducibilità in serie del sistema costruttivo: la nuova tecnologia brevettata da Rubner Holzbau permette di realizzare in tempi record e con costi molto più bassi, strutture di copertura modulari in legno lamellare per centri commerciali e stabilimenti industriali molto più leggere, più resistenti dal punto di vista sismico e con un minore impatto sull’ambiente.
“Si tratta di una vera e propria invenzione – racconta Claudio Rustioni, amministratore delegato di Rubner Holzbau – prima della quale l’utilizzo di elementi prefabbricati con prodotti a base di legno, quali il legno lamellare e/o i pannelli di compensato di tavole incrociate, pur essendo già in uso per la copertura di edifici simili, non rappresentava una valida alternativa ai sistemi costruttivi in cemento armato, mancando un approccio sistematico e ripetitivo della soluzione costruttiva che permettesse di mantenere i requisiti essenziali a costi di realizzazione inferiori, pur partendo da un costo unitario della materia prima (es. cemento vs legno lamellare) nettamente più alto. Con questo sistema costruttivo, siamo in grado di garantire un costo di realizzazione inferiore a quello di una copertura tradizionale in cemento armato prefabbricato, pur offrendo una serie di prestazioni tecniche ed estetiche superiori.”
A fronte di un basso costo di costruzione, legato in particolare al basso costo della materia prima utilizzata per la produzione degli elementi strutturali (il calcestruzzo), le tradizionali coperture prefabbricate in cemento armato conservano ancor oggi una serie di problemi e discriminanti quali: l’elevato peso proprio degli elementi strutturali di copertura, con conseguenze negative nelle fasi di produzione, trasporto e montaggio in opera; le elevate azioni verticali trasmesse dagli elementi della copertura alle strutture di sostegno, in particolare alle fondazioni; le elevate azioni sismiche trasmesse dagli elementi della copertura alle strutture di sostegno (pilastri) e alle fondazioni; l’elevato impatto ambientale per la produzione, la realizzazione e l’eventuale demolizione e smaltimento dei componenti della copertura; la necessità di eseguire in opera getti di calcestruzzo su grandi superfici, con necessità di approvvigionamento dei singoli materiali (cemento, ghiaia, acqua) e di attendere i tempi di maturazione; la realizzazione in opera della stratigrafia di copertura, con possibili sovrapposizioni di personale e di mezzi impiegati nelle diverse lavorazioni, e conseguente possibile riduzione sia della qualità finale dell’opera sia della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Grazie a questa invenzione, che è nata da un confronto degli ingegneri e progettisti di Rubner Holzbau con le richieste e le necessità di alcuni clienti multinazionali della grande distribuzione e dell’industria, Rubner Holzbau è in grado di proporre, senza costi aggiuntivi per l’utente finale, l’utilizzo di un materiale quale il legno lamellare, molto più pregiato rispetto a quello utilizzato tradizionalmente, per realizzare opere di copertura di pari o migliori prestazioni e con un minor impatto ambientale, valutato su tutto il ciclo di vita dell’opera.
SISMA IN CENTRO ITALIA, NESSUN EDIFICIO RUBNER DANNEGGIATO
Più di 50 case Rubner Haus e più di 40 strutture in legno di Rubner Holzbau si trovano nelle zone colpite dal terremoto nel Centro Italia ma da sopralluogo è emerso che nessuna delle più di 50 case Rubner Haus, che si trovano nelle zone terremotate, ha subito danni. Allo stesso modo nessun danno è stato riscontrato nelle oltre 40 strutture in legno lamellare di Rubner Holzbau (tra cui stalle, stabilimenti, impianti sportivi, scuole).
“Anche questa volta le strutture Rubner hanno reagito in maniera assolutamente egregia alle sollecitazioni del sisma: da oltre 40 anni produciamo e realizziamo edifici e strutture in legno a destinazione abitativa, pubblica o commerciale, secondo precisi standard di produzione e di progettazione, integrati da test e prove di laboratorio che ne hanno avvalorato la capacità di resistere ai più severi eventi sismici – conclude Claudio Rustioni, amministratore delegato di Rubner Holzbau – È per questo motivo che, come già fatto in passato, saremo in prima linea, al fianco degli Enti Locali, degli Ordini Professionali, delle Università e della Ricerca, per diffondere e promuovere la cultura del ‘costruire bene‘, con un materiale che risponde alle moderne esigenze di sicurezza, precisione e affidabilità”.
L’affidabilità delle strutture Rubner è ottenuta innanzitutto dalla capacità di sfruttare al meglio le caratteristiche del materiale legno, ovvero valorizzare quei punti di forza che lo indicano quale formidabile materiale da costruzione in zona sismica. In particolare:
LEGGEREZZA: il legno pesa circa il 75% meno del cemento armato. Questo dato da solo permette già di risolvere il primo problema da affrontare in zona sismica: la riduzione dell’azione sollecitante. Il minor peso permette di contenere gli effetti della forza sismica sull’edificio, essendo quest’ultima proporzionale proprio alla massa volumica. Per questa ragione l’onda sismica ha un effetto di gran lunga inferiore sulle costruzioni in legno, a beneficio della tenuta della struttura.
ELASTICITA’: la deformabilità del materiale legno, specie in forma di grossa e piccola orditura, garantisce minore rigidità della struttura, aumentandone la capacità di assorbire in modo più attenuato il movimento sismico, con benefici effetti sul comportamento generale dell’edificio.
ALTA RESISTENZA MECCANICA: la capacità del materiale legno di resistere meglio a sollecitazioni di breve durata e ancor più a quelle istantanee, consente a una struttura in legno di sopportare meglio l’improvviso incremento di sollecitazioni che si registra durante l’evento sismico, senza dover ricorrere ad abbondanti sovradimensionamenti dei singoli elementi strutturali.
CAPACITA’ DI DISSIPARE L’ENERGIA: i vari elementi che formano una struttura in legno possono essere facilmente uniti tra loro con giunti che, pur dimensionati per resistere alle forze in gioco, offrono un elevato grado di duttilità, ovvero permettono di dissipare parte dell’energia generata dal sisma, riducendo l’effetto dell’azione sismica cui l’edifico è sottoposto.
CARNITALIA, UN CASO CONCRETO DI TEMPI RECORD E MAGGIORE RESISTENZA
7000 metri quadrati tra magazzini, aree lavorazione, celle frigorifere e uffici distrutti da fuoco e fiamme, una colonna di fuoco visibile per decine di -chilometri, 1 milione di euro di carne bruciata, oltre 20 milioni di euro di danni alle strutture: il 21 febbraio 2015 un furioso incendio, causato dal cortocircuito di un muletto, mette in ginocchio Carnitalia, azienda attiva nella lavorazione di carni italiane ed estere per una rete di clienti dal Nord fino al Centro Italia, che non si perde d’animo e affida a Rubner Holzbau, il compito di ricostruire l’area produttiva e la copertura della zona uffici, sullo stesso sito produttivo distrutto dalle fiamme.
Con un obiettivo ben preciso: costruire un edificio sicuro, ecosostenibile ed esteticamente pregevole in tempi molto contenuti, in modo da riavviare l’attività produttiva il prima possibile e recuperare economicamente i danni subiti dall’incendio.
L’edificio ha dimensioni in pianta di 190 e 55 metri. Per la sua realizzazione, sono state utilizzate travi in legno lamellare con lunghezza di 43 metri e sezione di 32/222 cm. Le facciate sono state rivestite con pannelli in legno lamellare a 3 strati con il posizionamento di una sottostruttura sempre in legno lamellare. La struttura portante della zona produttiva è stata basata su un sistema di pilastri posti a un interasse di 7,2 metri con sovrastanti travi piene in legno lamellare, con 36 mt di luce libera, nella campata principale, cui si sono aggiunti altri 9 mt di campata laterale. Alla copertura, è stato affidato il compito di reggere due piani di solai laterali in aggetto su un lato dello stabilimento; la costruzione è stata poi completata da una installazione secondaria di arcarecci posti a un interasse di 2 metri e da un pannello di copertura in legno lamellare. La zona uffici, invece, è stata affidata a un sistema di travi-portale con luce massima di 36 metri poggiati sui pilastri in cemento già esistenti e a un architrave a portale con luce di 30 metri: la struttura di completamento è analoga a quella della zona produttiva.
Il progetto è stato concluso in 8 mesi (contro i 2 anni che normalmente sarebbero stati impiegati).
“La scelta del legno lamellare – conclude Rustioni – si è rivelata vincente sia per l’elevato grado di prefabbricazione che rende la messa in opera estremamente rapida e precisa, sia per l’ottimo comportamento del materiale in caso di incendio. Contrariamente a quanto si possa pensare, infatti, il legno garantisce un alto livello di protezione e sicurezza: test specifici hanno dimostrato che anche a seguito di una prolungata esposizione all’incendio, le travi in legno lamellare, seppur ridotte in sezione, mantengono inalterate le proprie prestazioni strutturali.”
Nato a Chienes, in provincia di Bolzano, da una segheria ad acqua, il Gruppo Rubner, che nel 2015 ha fatturato 417 M di €, impiega circa 1500 persone, conta oltre 30 società, ha stabilimenti in Italia, Austria e Germania e il 55% dei ricavi lo sviluppa oltre i confini nazionali. I prodotti spaziano da case e porte sino alla progettazione e realizzazione di grandi opere strutturali realizzate in legno lamellare (edifici multipiano, scuole, capannoni, stabilimenti industriali e uffici, centri commerciali, centri congressi e uffici, palestre, stadi, depositi e magazzini, hotel) di cui si occupa Rubner Holzbau (RBH). Questa azienda, che produce su commessa, progettando le soluzioni specificamente sulle esigenze dei clienti, è il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del gruppo. Gruppo Rubner