MusicaSpettacolo

Dimenticare la kermesse social popolare di Sanremo questa volta è stato più semplice grazie al rassicurante tempo di swing, di jazz ed all’atmosfera ovattata anni trenta e quaranta ricreata, per l’occasione, al teatro Sangiorgi di Catania grazie alla magnifica esibizione proposta dall’HJO Jazz Orchestra.

Un’appuntamento musicale, di autentico spessore internazionale, promosso nell’ambito della rassegna “Un palcoscenico per la città” in coproduzione con il Teatro “Massimo Bellini”, “NONSOLOCLASSICA” e il suo direttore artistico, Giovanni Cultrera e la “Camerata Polifonica Siciliana” diretta da Giovanni Ferrauto,  capace di ottenere un ennesimo sold out nella serata dedicata dalla città etnea alle celebrazioni dell’ottava della Patrona Sant’ Agata.

Pubblico in visibilio e tanta gente anche in piedi per applaudire i sedici musicisti guidati dal Maestro Sebastiano Benvenuto Ramaci, che coadiuvati dalla direzione e conduzione artistica di Liliana Nigro, hanno accompagnato i presenti in un emozionale viaggio tra le note di Duke Ellington, Glenn Miller e Count Basie diventati oggi patrimonio culturale del jazz.

Al Jarreau

Un superbo dialogo musicale tra fiati e ritmica, impreziosito dalla straordinaria partecipazione del vibrafonista Alberto Asero, capace di infiammare gli oltre cinquecento presenti che non riuscivano a trattenersi dall’accennare dei passi di danza al suono di “Splanky”, “Chattanooga Choo Choo” e “Sing Sing” dal proprio posto. Il bis finale richiesto a gran voce dal pubblico è stato dedicato ad Al Jereau, leggenda del jazz, scomparso all’età di 76 poco prima dell’inizio del concerto.

Applausi a scena aperta per oltre due ore di musica senza tempo, impreziosite tra le altre dalle note di “It dont mean a thing” e “Hallo Dolly”, che hanno reso magico un evento musicale unico per la città di Catania dove la buona musica e professionalità si sono unite per regalare ancora una volta, non solo ai fedelissimi della big band siciliana, un concerto dal tocco inimitabile.

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