Catania News

Più controlli, più repressione, più restrizioni….e poi? Le ordinanze antiprostituzione rappresentano il culmine di un lungo periodo fatto di polemiche, proposte, correzioni e progetti sul constante ed annoso problema che riguarda il mestiere più vecchio del mondo. Una questione che nella IV municipalità ha risvolti drammatici con decine di ragazze in piena attività, appena si fa buio, lungo la circonvallazione con spiazzi e slarghi a San Nullo, Trappeto Nord e Cibali che si trasformano in alcove per il sesso a pagamento. Luoghi che spesso non sono appartati ma si trovano a pochi metri dalle abitazioni con i cittadini costretti ad ammirare uno spettacolo indegno e penoso.

“Come consigliere della circoscrizione di Cibali-Trappeto Nord- San Giovanni Galermo, – dichiara Erio Bucetiin tutti questi anni ho richiesto ripetutamente un potenziamento dei controlli nelle zone maggiormente a rischio e, allo stesso tempo, l’intervento di tutte quelle associazioni che operano in questi contesti. In particolare ci vogliono agenti e pattuglie che non mirino solo ed esclusivamente a controllare e condannare le donne, che troppo spesso sono semplici vittime dei loro aguzzini, ma servono a punire in modo esemplare i clienti che alimentano questo torbido mercato che non conosce crisi di sorta. In passato l’allora sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, si era detto favorevole a discutere della proposta dell’assessore agli affari istituzionali del comune di Bologna di creare zone isolate in cui convogliare, a rotazione, la prostituzione. Questo ovviamente ha scatenato le proteste della curia cittadina e delle associazioni che rigettarono completamente la proposta lanciata da “Palazzo degli Elefanti” di creare zone a luci rosse per arginare la prostituzione. Il risultato dell’ondata di reazioni sdegnate costrinse l’allora amministrazione comunale a varare una serie di disposizioni restrittive basate sul controllo e sulla repressione che non hanno risolto nulla: esattamente il risultato che otterranno le nuove ordinanze”.

“Nel nostro territorio – continua Buceti – la zona al centro delle segnalazioni dei cittadini è il viale Fratelli Vivaldi a pochi passi da via Villafranca. Qui appena si fa buio la situazione che va avanti per settimane è sempre la stessa. Le prostitute attirano i clienti, le auto si fermano e fanno salite le ragazze a bordo per appartarsi poi nella vicina via Galermo, nelle stradine di Cibali oppure all’interno del parcheggio davanti alla piscina di Nesima. La conseguenza inevitabile è che il mattino seguente le madri che accompagnano i figli a scuola oppure la gente che va a lavorare si ritrova strade e aiuole piene di fazzolettini e preservativi senza considerare la paura e il disagio di chi, invece, rincasa la sera prima”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post