Cronaca

Centottanta chilometri in giro per l’Etna a bordo di magnifiche auto storiche, tra paesaggi mozzafiato che si dipanano fra i tornanti del più grande vulcano attivo d’Europa e che hanno avuto uno spettacolare epilogo nello scenario contemporaneo di Etnapolis. Per la seconda edizione della Catania-Etna Historic 2017, gara di regolarità fra auto storiche ispirata alla classica cronoscalata e organizzata dalla Scuderia del Mediterraneo in collaborazione con l’Automobile Club di Catania, numerosi gli appassionati che hanno seguito la competizione lungo il percorso di gara ad alta quota e poi a Etnapolis, dove domenica pomeriggio si è svolta la cerimonia di premiazione.

La competizione ha avuto un suo prologo sabato 20 maggio con le auto disposte in fila indiana lungo la via Etnea, a Catania, in attesa del segnale di partenza, così come avveniva in effetti negli anni Cinquanta con l’antica cronoscalata. Raggiunto il centro Etnapolis i concorrenti in gara hanno effettuato una serie di dieci prove cronometrate valevoli per l’assegnazione del Trofeo omonimo. A vincerlo l’equipaggio Nicolosi-Guillen su A112 Abarth (93 penalità) davanti a Nicolosi – Nicolosi (102 penalità) su Fiat Abarth 600 ed a Rausi – Rausi su Lancia Fulvia Sport Zagato (206 penalità).

Domenica 21 maggio invece si è svolta la competizione vera e propria, con quattro controlli orario e ben 42 prove cronometrate assai avvincenti per l’elevato tasso tecnico. Dopo cinque ore di gara gli equipaggi hanno raggiunto il traguardo a Etnapolis.

EP, Historic 2017, vincitori DRIVER (Pietro Ginevra e Vincenzo Giannone)

Nella classifica “Driver”, primo posto per Pietro Ginevra e Vincenzo Giannone su Autobianchi A112 (371 penalità) davanti a Ruggero Nicolosi e Laura Guillen su A112 Abarth (509 penalità) ed a Federico e Dario Nicolosi su Fiat Abarth 600 (592 penalità).

Nella classifica “Gentlemen” affermazione di Mario Antonio Maione e Sebastiano Paladino su Lancia Fulvia Sport Zagato (2159 penalità), con al secondo posto Claudio Ruggeri e Alfio Messina (2392 penalità) ed al terzo Alfredo e Carlo Ruta su Austin Healey Sprite (2635 penalità).

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