Turismo
Dopo l’AGCM, che in risposta alla denuncia di Giambattista Scivoletto*, fondatore di HomeRestaurant.com, ha contestato in molti punti la Legge sull’Home Restaurant, dichiarando i limiti imposti ingiustificati, sproporzionati e discriminatori, anche la Commissione Europea risponde alla petizione degli aspiranti ristoratori casalinghi italiani avviando un’indagine.

La commissione per le petizioni, in una lettera inviata a Scivoletto, ha ravvisato l’opportunità di sottoporre le questioni sollevate anche alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ed anche alla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia per l’informazione.

“Siamo certi che gli enti preposti della Commissione europea possano spingere l’iter di approvazione della Legge nei binari giusti, ravvisando, come ha fatto l’AGCM, le incongruenze della Legge attuale approvata alla Camera”, dice Giambattista Scivoletto“Attendiamo ancora la risposta del Ministero dello Sviluppo Economico, il cui parere, che equipara gli Home Restaurant ai ristoranti, ha causato multe di migliaia di euro e ha di fatto bloccato, da due anni lo sviluppo dell’Home Restaurant in Italia. Ci chiediamo se non sia il caso, alla luce dei rilievi effettuati dall’AGCM, di rivedere le proprie posizioni che non sembrano fra l’altro in linea con quanto dichiarato dal Ministro Calenda in più occasioni, a proposito dell’esigenza di normare in maniera leggera tutte le iniziative di sharing economy”.
[Approfondimento: Video in cui il ministro Calenda dichiara l’esigenza di normare la sharing economy in maniera leggera: https://goo.gl/MiIF6v]
HOME RESTAURANT: BREVE RIASSUNTO DI UNA STORIA LUNGA DUE ANNI
Cos’è l’Home Restaurant?
 Fare Home Restaurant significa proporre le ricette della tradizione locale ai viaggiatori in cerca di un’esperienza gastronomica completa. Significa poter provare, in ogni viaggio e in ogni luogo del mondo, seduti al tavolo insieme alla famiglia che ci ospita, i piatti tipici di quella cultura tramandati dai genitori ai figli da secoli; piatti della tradizione gastronomica di un paese che difficilmente si potrebbero trovare cucinati allo stesso modo in un ristorante.

Questa attività, come qualsiasi altra attività che unisce i popoli e le culture, dovrebbe essere lasciata libera di svilupparsi senza troppi vincoli, cercando solo di sorvegliare e regolare le storture che potrebbero generarsi lungo la via del suo sviluppo.

Gli inizi dell’Home Restaurant nel mondo
La tendenza è partita nel 2006 con i guerrilla restaurant a New York, per poi diffondersi nel 2009 anche nel Regno Unito. Grazie ai social network la moda si è estesa a macchia d’olio dando origine alla nascita dei Supper Club newyorkesi, delle case particular cubane e degli Home Restaurant. Una passione, quella della cucina, che si può trasformare in un vero e proprio business rispettando alcune regole previste dalla legge di ciascun Paese.
Gli inizi in Italia
 In Italia si inizia a parlare di Home Restaurant negli ultimi due o tre anni. Pochi, primissimi pionieri, iniziano ad aprire le porte delle proprie cucine a viaggiatori, amici e avventori.
Il parere del MISE
 Nel 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta della FIPE (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi) emette la risoluzione n. 50481 del 10 aprile, che equipara gli Home Restaurant ai pubblici esercizi imponendo loro un iter burocratico impossibile da realizzarsi in una casa privata. Su questo parere si sono basate quasi tutte le multe prese, per cifre anche fino a 10.000 Euro, a tutti coloro che avevano aperto un Home Restaurant senza avere le caratteristiche di un vero e proprio ristorante. Questo parere ha di fatto bloccato lo sviluppo dell’Home Restaurant in Italia.

[Approfondimento: https://goo.gl/2kw1aO]

Le Leggi sull’Home Restaurant
– Nei mesi seguenti, il Parlamento presenta 4 leggi che disciplinano l’Home Restaurant, tutte più o meno accettabili.

– A settembre 2016 la Commissione per le Attività produttive accorpa le leggi in una unica, che è approvata in Parlamento il giorno 17 gennaio 2017. Nella nuova Legge, che deve essere ancora approvata anche al Senato, sono molti i vincoli e le restrizioni poste a chi intende sperimentarsi in questo settore, a partire dal pagamento accettato solo attraverso modalità elettroniche e all’obbligo di registrazione su delle piattaforme digitali. Forti limiti anche nelle giornate di attività previste e negli introiti consentiti e il divieto di operare l’Home Restaurant anche per le famiglie che fanno B&B.

– Un sondaggio effettuato il 1 marzo 2017 cui rispondono 600 aspiranti Home Restaurant, dimostra che tanto il pronunciamento del MISE quanto i limiti imposti dalla Legge in discussione, hanno letteralmente ucciso nella culla la nascita dell’Home Restaurant in Italia.

[Sondaggio: https://goo.gl/1pQ170]

– Ad aprile 2017 l’AGCM risponde ad una richiesta di parere di Giambattista Scivoletto, fondatore di HomeRestaurant.com e moderatore di un gruppo di 3.400 aspiranti Home Restaurant italiani, dando ragione alle istanze denunciate.
[Richiesta di parere: https://goo.gl/QKNk3X]
In particolare, scrive:

“…il DDL che disciplina l’attività di Home Restaurant appare nel suo complesso idoneo a limitare INDEBITAMENTE una modalità emergente di offerta alternativa del servizio di ristorazione…”

“… appare priva di motivazioni e ingiustificatamente restrittiva l’esclusione delle attività di B&B e Case Vacanza in forma non imprenditoriale e della locazione dalla possibilità di ampliare l’offerta di servizi extraalberghieri con quella del servizio di home restaurant”.

“Nessuna delle misure previste, risulta necessaria e proporzionata a perseguire gli obiettivi dichiarati dal DDL, che sono già tutelati da altre normative”.

“Del tutto ingiustificata appare la quantificazione normativa del numero massimo di coperti che possono essere allestiti e del reddito annuo che l’attività in esame può generare. Tali previsioni si pongono piuttosto in palese contrasto, oltre che con i principi di liberalizzazione previsti dalla normativa italiana, anche con il DETTATO COSTITUZIONALE di libera iniziativa economica e di tutela della concorrenza”.

[Approfondimento – Parere dell’AGCM: https://goo.gl/aRPK7N | Parere dell’AGCM con testo selezionabile: https://goo.gl/G9T7pK]
– Maggio 2017 – La Commissione europea per le petizioni apre un’indagine.
ALLEGATI – Lettera della Commissione Europea per le petizioni
Giambattista Scivoletto è amministratore del sito www.bed-and-breakfast.it con più di 15.000 B&B registrati, il 30% dei quali interessati all’Home Restaurant. Fondatore di HomeRestaurant.com, piattaforma internazionale di Home Restaurant che verrà lanciata nei prossimi mesi con già 9500 iscritti da tutto il mondo.
Coordina un gruppo di studio sull’Home Restaurant con 3.400 aspiranti HR iscritti: https://www.facebook.com/groups/homerestaurantitalia/ – Tel. 0932456623 – gscivoletto@gmail.com

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