Cronaca

La festosa celebrazione della Madonna della Neve, nella ricorrenza liturgica della Dedicazione della basilica papale romana “Santa Maria Maggiore ad praesepem vel ad nives”, nel decennale della ricostruzione ex novo dell’altarino votivo commemorativo sull’Etna, ha fatto riecheggiare nella mente dei tanti fedeli presenti all’annuale e toccante appuntamento mariano, nel cuore caldo dell’estate etnea, alle pendici del cratere centrale del vulcano, la scritta dedicatoria in latino posta sul frontale, come messaggio spirituale augurale rivolto ai visitatori dell’edicola mariana, che così recita tradotta in italiano: “Alma Madre di Dio più bianca della neve proteggi i tuoi figli siciliani”.

  Per comprendere bene il significato del tema proposto sono state proiettate alcune immagini attestanti l’ininterrotta frequentazione devozionale del sacro sito della nostra montagna, segno del vero patrimonio di preghiera, oltre che di cultura, richiamato dalla serena e rassicurante presenza della Madre di Dio benedicente col Figlio Gesù Cristo tra la nostra gente.

   Dopo il cordiale saluto d’accoglienza del sindaco di Nicolosi, dott. Angelo Pulvirenti, che ha impegnato il suo Comune “Porta dell’Etna” nell’organizzazione dell’evento, molto partecipata è stata la concelebrazione dell’Eucarestìa presieduta dal parroco e delegato arcivescovile della basilica Cattedrale mons. Barbaro Scionti, con il decano degli ex assistenti della GIAC sacerdote Ugo Aresco, accompagnato dal confratello sacerdote Gaetano Milazzo e attorniato da un folto gruppo di giovani del “Clan dei Ragazzi” di “Villa Angela” in San Giovanni La Punta.

  A conclusione della celebrazione l’architetto dott. Salvatore Di Mauro, membro del comitato ex dirigenti diocesani GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica), ha fatto bene osservare che i temi proposti nelle edizioni degli anni passati si vanno concretizzando in progressione: come il ricordo del servo di Dio Giorgio la Pira, il cui profondo e sempre attuale pensiero spirituale e sociale sarà al centro di un convegno di studi, che si svolgerà a Palermo il 13 e 14 ottobre, dal tema “Il Mediterraneo e la città”.

   E’ stato presentato, inoltre, il completamento dell’opera di illuminazione artistica dell’altare votivo, su progetto illuminotecnico del sacerdote salesiano don Felice Bongiorno, docente nell’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina, nello Studio Teologico interdiocesano “San Paolo” e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Luca” di Catania, progetto ideato nel l’anno 2015 per ricordare anche sull’Etna il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.

  Così alla presenza di altri due noti sacerdoti salesiani, prof. don Giuseppe Costa e ing. don Enzo Biuso, sono state accese le <Lampade Don Bosco> che fanno opportuno riferimento alla presenza salesiana sul vulcano attivo più grande d’Europa e all’intensa catechesi mariana proposta ai giovani dei nostri oratori che un tempo si recavano periodicamente in pellegrinaggio all’altarino votivo della Madonna della Neve. C’è stato anche, per iniziativa del dirigente gruppo seniores del Club Alpino Italiano, dott. Pasquale Anaclerio, un commovente momento di preghiera in suffragio dei soci defunti, nel contesto del gemellaggio, nel segno della “Madonna sulle Montagne”, con gli alpini dello Stelvio, del Passo Gavia, dell’Alto Adige e delle Madonie. Era presente anche il compositore Gianni Bella.

  I promotori del culto della Madonna della Neve sull’Etna hanno preannunciato le iniziative del prossimo anno: commemorazione del bicentenario della nascita e del 30° della beatificazione del cardinale arcivescovo abate Giuseppe Benedetto Dusmet, che guidò la processione penitenziale del 24 maggio 1886 con la reliquia del Velo di Sant’Agata fino al fronte lavico che minacciava di distruggere il vicino abitato di Nicolosi, nonché il 50° anniversario della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si tenne a Catania nel settembre del 1968, con la presenza del cardinale arcivescovo di Genova Giuseppe Siri, presidente del Comitato permanente delle Settimane Sociali, e dell’illustre giurista, docente universitario ed uomo politico prof. Vittorio Bachelet, presidente generale dell’Azione Cattolica, ed il 150° anniversario dell’Azione Cattolica Italiana.

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