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Sander Armeè sceglie una grande occasione per firmare il suo primo successo. Sua la 18^ frazione della Vuelta con arrivo sullo strappo di Santo Tobirio de Liebana. Stroncato negli ultimi cinquecento metri il più quotato Lutsenko. Froome, tutt’altro che in crisi, si riprende metà del bottino ceduto ieri a Nibali e consolida il comando.

La bi corsa si delinea dopo un’ora di corsa quando un folto gruppo di venti uomini ottiene di forza il via libera dal plotone principale. Le intenzioni di quest’ultimo si intuiscono quasi immediatamente ed il vantaggio sale vertiginosamente ad oltre tredici minuti. Nel drappello tanta bella gente a cercar facile fortuna come troppe volte è capitato in questa edizione della Vuelta. Ci sono ben quattro vincitori di tappa, Trentin e Alaphilippe, Mohoric e Lutsenko. Con loro diversi di quelli in fuga tutti i giorni come Armeè, De Marchi e Rojas. Fa parte della combriccola anche Visconti in libera uscita.

Nel gruppo la scampagnata domenicale finisce brutalmente intorno ai meno quarantacinque, sulla Collada de Ozalba, seconda collina di giornata. La Katusha prende in mano le operazioni come se l’arrivo fosse dietro la prima curva. Il là degli uomini di Zakarin da un senso alla tappa che sin lì aveva avuto il peggior andamento di tutta la Vuelta. La bagarre nel gruppo dei migliori vede Aru prendere coraggiosamente il largo, forse per fare da testa di ponte a Lopez o forse nel tentativo di recuperare un po’ di tempo perso. La Sky gli dà via libera, lascia passare che invece non concede a Contador, molto attivo sulla Collada de la Hoz successiva asperità di giornata. Moscon fa buona guardia e Contador deve riprender il posto alle spalle del leader in un gruppo assai ridotto. Nel frattempo le diverse ondulazioni hanno selezionato gli uomini al comando promuovendo Armeè, Lutsenko ed Alaphilippe a giocarsi la vittoria ai piedi dello strappo. La fatica farà resto premiando Armeè che prima in compagnia di Lutsenko si libera del pericolosissimo Alaphilippe e poi nel metri finali del kazako stesso. Perentoria vittoria dal belga Lotto Soudal che impreziosisce la sua splendida Vuelta. Buono il finale di Visconti terzo all’arrivo.

L’attesa battaglia dei big sulla solita rampa finale restituisce alla corsa il leader pimpante dei giorni scorsi. Froome si permette di rilanciare all’ennesimo scatto di Contador , entrambi in compagnia dell’ottimo Woods, alungano in modo deciso la fila.
All’arrivo a pagare sono un po’ tutti. Marginalità, solo 4’’, nel caso di Keldermann e Zakarin, mentre Nibali perde di più, restituendo ben 21’’ in soli 700 metri dei 42 guadagnati ieri. Passaggio a vuoto decisamente inatteso.
Poco davanti allo scatenato duo Froome- Contador, finisce la sua fatica Aru. Il sardo perde quasi tutto il vantaggio che era riuscito a racimolare a causa del rabbioso finale del gruppo. All’arrivo gli resteranno solo 12’’. Il classifica Froome precede Nibali di 1’37’’. Il siciliano vede avvicinarsi pericolosamente Kelderman e Zakarin, terzo e quarto a 2’17’’ e 2’39’’, distanti da lui rispettivamente 40’’ ed 52’’. Contador è quinto a 3’34’’. Se tanto mi dà tanto, nella tappa regina di sabato, tutti dovranno fare i conti con lui.

Domani tappetta asturiana ondulata da Caso a Gijon, di 150 km, con l’ultima salita, 4 km al 7% piazzata a quindici chilometri dall’arrivo. Spazio per l’ennesima fuga di giornata nella quale spero di poter vedere all’opera Trentin a patto che oggi abbia conservato qualcosa in tasca.

La sua voglia di maglia verde è assolutamente encomiabile
Forza Matteo!

Turi Barbagallo (Il salotto del Ciclismo)

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