Libri

Nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore di Santa Maria della Vena, nello splendore del Santuario addobbato con rose bianche e rosa, nel luccichìo delle luci sull’oro dei mosaici che circondano l’altare con la Sacra Icona, dopo la celebrazione della Messa officiata dal Vescovo Antonino Raspanti per i numerosissimi intervenuti, si è svolta la presentazione del libro “E ancora di più – Dalla Scala di Giacobbe al Santuario di Santa Maria della Vena” di Milly Bracciante. Erano altresì presenti la relatrice Preside Zina Bianca, il dott. Giuseppe Maimone Editore, don Carmelo La Rosa rettore del Santuario, l’autrice prof.ssa Milly Bracciante.

Dopo l’introduzione a cura del Gruppo musicale “OndeVerdi 72” di Tremestieri Etneo che ad intervalli ha accompagnato la manifestazione con brani religiosi modernamente orchestrati,  ha preso la parola la prof.ssa Zina Bianca che con articolata e meditata riflessione ha invitato i presenti a riflettere come nella quotidianità della vita travagliata non si debba mai perdere la fiducia sul fatto che in Cielo, Qualcuno si occupa di noi, provvede e ci aiuta mandando “segnali” anche minimi che dobbiamo saper cogliere e comprendere osservando anche le piccole cose, i fenomeni che tendono a sfuggire alla nostra attenzione. Tale invito emerge soprattutto da alcune pagine del libro, autobiografiche e cariche di umano realismo. Mentre altrove vengono narrati i particolari storici delle origini del Santuario risalente al VI sec. d.C quando il Papa Gregorio Magno fece costruire l’Eremo di Sant’Andrea nei boschi sopra Maschales di proprietà di sua madre Santa Silvia. Una splendida Icona della Madonna Glicofilusa, dono del Papa, condotta dai monaci in quei boschi a dorso di una mula, ne scelse il luogo dell’ubicazione laddove improvvisamente sgorgò una vena di acqua freschissima che ancora oggi continua a scorrere, considerata dai tantissimi fedeli miracolosa, fonte di guarigioni.

Di seguito Milly Bracciante ha chiarito come, nella vita di ciascuno, ogni incontro con l’altro apparentemente casuale e fortuito, viceversa sia finalizzato ad obiettivi di un progetto che sfugge alla prospettiva miope delle umane capacità. Così il suo incontro con l’eremita Cristina di Lagopesole, la poetessa di Dio ed il suo Santuario del Divin Crocifisso che ha dato una spiegazione al misteriose “E ancora di più” del suo sogno adolescenziale. Mentre ha specificato come, solo con atteggiamento interiore si possa ascoltare e percepire la voce di Dio e come, per arrivare alle orecchie del prossimo, occorra intingere la penna nel sangue del proprio cuore;  così come scrive Papa Gregorio Magno (540-604) nelle Omelie su Ezechiele, e come lei ha cercato di fare scrivendo questo libro che ricapitola il suo cammino spirituale dalla scala di Giacobbe del suo sogno premonitore d’infanzia, al Santuario di S.Maria della Vena , luogo sacro da riproporre a chi non lo conosce ricostruendolo con le parole, anche attraverso le figure dei suoi protagonisti Papa Gregorio Magno e sua madre Santa Silvia, la Sacra Icona della Madonna Glicofilusa, e il sacro fonte di acqua miracolosa, per ricordare come nella “Cerva che beve” (Giovanni 4-14) .”Chi berrà l’acqua che gli darò non avrà sete in eterno”.

Quindi l’Editore Giuseppe Maimone ha chiarito come il libro che rispecchia un aspetto religioso della vita sull’isola si sia subito presentato come “un libro da pubblicare”.

E a concludere l’interessante presentazione, dopo i saluti ed i ringraziamenti del parroco-rettore don Carmelo La Rosa a tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione, il Vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti che per il libro “E ancora di più” ha scritto una significativa prefazione, ha espresso il suo compiacimento per la realizzazione di un’opera valida a far conoscere e divulgare la storia del Santuario di Vena, originariamente Eremo di Sant’Andrea (VI sec.d.C), antichissima perla preziosa della cristianità nei boschi di Maschales .

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