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Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa in data 25.9.2017 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di A.M.A., catanese, (cl.1969); C. F. catanese, (cl.1986);            S.C. catanese, (cl.1951), inteso “il mago”, pregiudicato, già detenuto per questa stessa causa, nella casa circondariale di Enna, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne aggravata, sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore.

La misura cautelare compendia gli esiti di indagini, anche di tipo tecnico, avviate su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la Persona, in danno di minori e reati sessuali – a seguito di una comunicazione con la quale l’A.S.P. segnalava che una minore, affetta da leggero deficit cognitivo e collocata presso una comunità, aveva riferito di avere subito, per anni, abusi sessuali da parte del padre e di una persona, estranea alla sua famiglia (da ella conosciuta come “il mago”), che, congiuntamente al padre la costringeva a prostituirsi.

Nell’ambito delle indagini, lo scorso 8 luglio, il gruppo specializzato di investigatori della Mobile, in stretta collaborazione con il pool di magistrati della Procura di Catania che si occupa di reati a danno delle c.d. “fasce deboli”, grazie agli elementi di prova immediatamente raccolti, attraverso indagini di tipo tecnico e di tipo tradizionale, ha dato esecuzione a un decreto di fermo a carico di un soggetto, di professione cartomante (“il mago”), gravemente indiziato dei reati di atti sessuali con minorenne, prostituzione minorile aggravata e violenza sessuale aggravata, avendo avuto modo di attestare sia la stabile frequentazione di alcuni minori infra-quattordicenni nell’abitazione dell’uomo, sia la circostanza che i ragazzini erano costantemente sottoposti ad atti sessuali ad opera dell’indagato che è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere.

Le indagini consentivano inoltre di riscontrare pienamente le dichiarazioni della minore, permettendo di acquisire univoci e concordanti elementi di responsabilità nei confronti del di lei padre, non solo per i gravi reati commessi ai danni della bambina ma anche per reati analoghi, per anni perpetrati anche ai danni del fratello minore della ragazzina, sin da quando era in tenera età. Veniva inoltre acquisita conferma che il genitore dei due ragazzini, in concorso con “il mago” S.C. aveva per anni sfruttato la prostituzione della figlia bambina.

Approfondimenti investigativi hanno infine consentito di acquisire importantissimi riscontri in ordine all’attività del cartomante, il quale, in concorso con C.F, parrucchiere, compiva regolarmente atti sessuali a danno di ulteriori tre minori, all’interno della sua abitazione nel rione dei “Cappuccini”. Espletate le formalità di rito, A.M.A. e C. F. sono stati associati nella casa circondariale di piazza Lanza.

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