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Operazione antidroga della Polizia di Stato di Catania contro alcune presunte organizzazioni di narcotrafficanti operanti in diversi quartieri del capoluogo etneo e nella provincia e che avrebbero collegamenti con le “ndrine” calabresi e gruppi palermitani e siracusani. Gli arresti, nell’operazione denominata “Double track”, sono stati compiuti nel Catanese, a Messina ed a Cosenza. Tra gli arrestati vi sono due donne, due le persone che sono riuscite a sfuggire all’arresto. Sette ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di altrettanti detenuti. Otto persone sono state poste ai domiciliari. Su delega della Procura Distrettuale la Squadra Mobile della Questura sta eseguendo, in Sicilia e Calabria, un’ordinanza cautelare nei confronti di 25 persone.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di avere commesso il fatto agendo con il metodo mafioso per agevolare un gruppo riferibile al clan Cappello-Bonaccorsi.

Gli arrestati sono Simone Guglielmino, 24 anni, Antonino Ivano Santangelo, 28 anni, Domenico Cristian Santonocito 29 anni, Nunzio Davide Scrivano, 31 anni, Giuseppe Treccarichi Scauzzo 52 anni, Francesco Pelleriti, 58 anni, Consolato Salvatore Coppola 49 anni, Pietro Privitera, 39 anni, pregiudicato in atto sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, tratto in arresto a Messina; Francesco Troina, 46 anni, Giuseppe Cacciola, 31 anni, Gregorio Cacciola, 59 anni, Giosafatte Giuseppe Elia 43 anni, inteso “Pinu Elia”, Pasquale Francavilla, 42 anni, Marco Perna, 43 anni, arrestato a Cosenza, Filippo Beninato, 27 anni, Mirco Daniele Pucci, 33 anni, Mattea Barbera, 44 anni, Santa Ramona Boncaldo, 26 anni, Gabriele Lo Pinto, 34 anni, Rocco Tutone, 39 anni, Manuel D’Antoni, 29 anni, Fabio Comito, 38 anni, Onofrio Lo Nigro, 44 anni.

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Le indagini, durate un paio d’anni, hanno dato agli investigatori uno spaccato dell’attività del traffico di sostanze stupefacenti a Catania e l’importanza del capoluogo etneo in tutta la regione per quanto riguarda la vendita di stupefacenti, individuando più organizzazioni criminali siciliane e calabresi. Tra questi un gruppo criminale etneo capeggiato da Sebastiano Sardo, ora collaboratore di giustizia, affiliato al clan Cappello-Bonaccorsi, che non avrebbero esitato a sequestrare due persone ed anche un cane perché le partite di droga non erano state pagate immediatamente. Si tratta del sequestro di persona di un palermitano, Manuel D’Antoni (tra i destinatari dell’ordinanza), sequestrato a Palermo il 26 marzo 2015 e rilasciato dopo il pagamento di 16 mila euro e di un sequestro di persona avvenuto a Torvajanica (Roma) il 3 marzo del 2016 per un debito di 130mila euro, i cui autori furono arrestati la stessa sera a Messina.

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