Cronaca

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta inviata ai candidati alle Elezioni Regionali del prossimo 5 novembre dalla Comunità Papa Giovanni XXIII – Zona Sud Calabria & Sicilia

 

Gentile candidato, questa breve lettera è rivolta a te, che intendi metterti a servizio della più alta forma di carità umana: la politica (Papa Paolo VI).

Noi apparteniamo alla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da un sacerdote, don Oreste Benzi, il quale aveva capito una semplice verità: tutti abbiamo bisogno di essere amati, così come Dio ci ama. Da allora, noi apriamo le nostre porte e diamo una famiglia a chi non ce l’ha. Non solo bambini, ma anche adulti, ragazzi che escono dalle dipendenze, ex prostitute, senza fissa dimora. Insomma tutti. Nel nostro piccolo cerchiamo di costruire una Società del gratuito. In essa, ognuno detiene il bene dell’altro: nel bene di tutti c’è anche il bene individuale. E’ un’idea inclusiva di società nella quale il lavoro, l’economia e l’organizzazione sociale sono al servizio della persona umana, soprattutto quando la sua vita è fragile, debole, da sostenere. Ben sappiamo che la nostra Regione è ricca, bella, piena di cultura. Ma sappiamo anche che tanti problemi affliggono molte persone.

 Ci permettiamo di consigliarti di fare come facciamo noi: partire dagli ultimi. Il motivo è semplice. Se si parte dagli ultimi, allora possiamo abbracciare ed aiutare tutti. Qui di seguito ti illustriamo alcune nostre proposte concrete per sostenere le persone e le famiglie siciliane, a partire da quelle più fragili.

 SOSTENIAMO LE FAMIGLIE

 La fragilità umana, in tutte le sue forme, diventa spesso asenza di dignità. La mancanza di casa, lavoro, affetti, salute, educazione … rende le persone emarginate e toglie loro ogni prospettiva. Sostenere le famiglie, vuol dire adottare un Sistema di Reddito garantito ed una gamma di opportunità e di servizi realmente esigibili Sostenere I bambini, I giovani, I disabili, gli anziani, I padre e le madri di famiglie, è il presupposto per un’economia sana e per un vivere civile Chiediamo il riconoscimento della vera Casa famiglia, fondata sulla condivisione h24 e sulla presenza delle figure genitoriali

SOSTENIAMO LA VITA

 Sì alla Vita – La dignità della Vita in ogni fase e condizione. La vita, anche quella più fragile, è sempre vita ed è sempre dono. La vita in qualunque condizione del corpo e della mente è da considerare vita e degna di essere vissuta.

 AIUTIAMO LE MAMME

La maternità va rivalutata e considerata come un bene sociale fondamentale: l’unico in grado di garantire un futuro all’umanità. Proponiamo di istituire un Fondo per la maternità. Questo fondo dovrebbe garantire un congruo sussidio economico per tutte le mamme/coppie con basso reddito a partire dal 3° mese di gravidanza per almeno 3 anni. E’ l’unico modo per garantire un’accoglienza serena di un bambino anche alle mamme, oggi sempre di più, che con la gravidanza perdono il lavoro. Proponiamo anche di istituire un sostegno alla maternità difficili. Nella nostra esperienza al fianco delle mamme che intendono abortire, abbiamo visto che due donne su tre, dopo una proposta di aiuto e di condivisione, scelgono di continuare la gravidanza.

 LIBERIAMO LE VITTIME DI TRATTA E VIOLENZA

Un’altra questione che affligge da anni le nostra città è la prostituzione. Da molti percepito solo come problema di ordine pubblico, da noi anzitutto come problema umanitario. In tanti anni abbiamo liberato migliaia di ragazze vittima di tratta per sfruttamento sessuale. Dietro la bellezza di queste ragazze si cela infatti l’orrore della violenza e della paura. Dobbiamo liberare queste nostre sorelle. Ecco tre proposte che un buon amministratore potrebbe portare avanti: i. Un’Ordinanza del Sindaco per vietare la contrattazione delle prestazioni sessuali su strada. ii. Istituire un nucleo della Polizia Municipale specializzata nell’intervento per contrastare la prostituzione su strada ed al chiuso. iii. Promuovere campagne comunali di sensibilizzazione e dissuasione rivolte ai clienti ed alla popolazione maschile in generale.

SOSTENIAMO I GIOVANI

 I Giovani scappano dalla Sicilia, perchè è una terra “matrigna”, che non valorizza le loro competenze e che mette loro I “bastoni fra le ruote”. È necessaria una sria politica di costruzione, tutela, sostegno del CAPITALE UMANO, che è il presupposto necessario per far crescere la nostra Regione. Senza questi giovani, senza I migliori giovani, questa terra è destinata all’oblio, nonostante le grandi opportunità che offre. Insieme, vanno tutelati I giovani che “si perdono”, che delinquono, che subiscono il fascino delle vecchie e nuove dipendenze, ultima fra tutte la ludopatia.

SUPERIAMO LE PERIFERIE

Nelle grandi Città, come nei piccoli centri, si sono generate sacche di povertà che si allargano sempre più. Vivere in una periferia, vedendone tutti i limiti, rende la persona un “escluso” e lo fa essere “dipendente” dalle scelte altrui. Occorre superare le Periferie attraverso scelte politiche coraggiose che promuovano la partecipazione civica e la mettano al servizio del rilancio dei loughi più degradati. Il progetto deve essere quello della “normalità”, dentro cui nascono le opportunità. Significa rendere le persone autonome, libere di pensare e di agire.

EDUCHIAMOCI ALLA LEGALITA’

 Competenza, correttezza e coerenza morale nell’impegno sociopolitico-amministrativo con un netto rifiuto delle varie forme di corruzione e di clientelismo, coerenza etica personale. Chiediamo questo a chi rappresenta nelle Istituzioni gli interessi di tutti I cittadini. Riteniamo, infatti, che coloro che hanno responsabilità politiche e amministrative debbano avere “sommamente a cuore alcune virtù, come il disinteresse personale, la lealtà dei rapporti umani, il rispetto della dignità degli altri, il senso della giustizia, il rifiuto della menzogna e della calunnia come strumento di lotta contro gli avversari, e magari anche contro chi si definisce impropriamente amico, la fortezza per non cedere al ricatto del potente, la carità per assumere come proprie le necessità del prossimo, con chiara predilezione per gli ultimi” (CEI, Educare alla legalità, n. 16).

IL PORTICO DELLA PACE

Infine, la pace. Un tempo questo tema era al centro di tutti i dibattiti. Anche di quartiere. Oggi invece è sempre più relegato, se non delegato a livelli più alti, nazionali ed internazionali. E’ alto il rischio di rimanere indifferenti a chi oggi muore in guerra, a chi scappa dalle guerre. Eppure molte di queste persone ora sono nella nostra città. Non solo. Oggi sappiamo che non ci sono le guerre lontane. Ma la guerra, tramite il terrorismo, è stata portata dentro le nostre città. Occorre prendere in mano il tema della pace. Proponiamo di istituire il Portico della Pace ed affermare che la Sicilia è Terra di Pace e di Giustizia, beni preziosi da difendere e da costruire dentro e fuori le proprie mura, con il metodo esigente della Nonviolenza. Gentile candidato, i poveri non possono aspettare. Grazie per il tuo servizio al bene comune.

 Comunità Papa Giovanni XXIII – Zona Sud Calabria & Sicilia

dirittiumani.giustizia.sud@apg23.org

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