Arte

Dal 3 Novembre 2017 al 31 Marzo 201827 ottobre gli spazi espositivi dello studio GED degli avvocati Delia Ginardi e Domenico Di Stefano,  ospitano una completa rassegna pittorica dell’artista Giuseppe Livio. 46 pezzi realizzati tra il 2012 e il 2017, un viaggio nelle opere e nella vita dell’artista che ha fatto dei suoi segni misteriosi il suo incanto.

La mostra, a cura di Gianfranco Molino e con il patrocinio di Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte.

LA MOSTRA 
La personale di Giuseppe Livio articolata per periodi, commenta il curatore della mostra Gianfranco Molino,  prova a far comprendere il fascino e l’importanza artistica dell’autore, i tratti spontanei tipici della sua arte capaci di cogliere gli aspetti curiosi della vita, la poetica della memoria, il grottesco, l’ironia. Con questa straordinaria collezione di opere, i muri dello studio legale GED perdono la loro funzione di limite, la loro continuità viene interrotta dai segni dell’artista ed esplodono in frammenti che si intersecano invadendo l’orizzonte visivo. Le pareti diventano una veduta di paesaggio, da cui l’opera prende corpo, in cui ogni elemento è fortemente controllato dall’artista che vuole, con decisione, ridefinire lo spazio come habitat della memoria.  Si sviluppa così un percorso creativo pittorico privilegiando l’ispirazione, cercando di cogliere il senso del tempo, approfondendo gli aspetti percettivi del colore, del segno e della luce, lasciando echi di una storia personale. L’arte di Giuseppe Livio sorprende, sradica  sentimenti abbandonati, è immediata,  forte, piacevole, prende spazio nei nostri pensieri, nelle nostre riflessioni, nei nostri ricordi.  É un rincorrere di figure, un fluttuare di forme, di gesti, di occhiate, di colore che si intrecciano, fino a diventare un’allucinata passeggiata in un mondo altro, una lettura di riflessione sul tempo e su stati d’animo. Guardando alla forza delle opere di Livio, tornano agli occhi le pennellate convulse di Ligabue, la pittura visionaria dalla feroce ironia di Bosch, quella dei segni metafisici di Dalì, tratti di colore che conservano la volontà di dire senza metafore, come liberarsi da se stessi. Con uno sguardo ai  grandi maestri, le pitture di Livio manifestano il contatto con l’altro da sé, strettamente correlato con la chiara percezione dall’esperienza vissuta nel percorso di vita, che lo spinge ad immaginare, con visionaria fantasia, storie chimeriche, fiabesche, romantiche, che diventano poesia e dialogano con una tensione interiore di sentimenti che cerca chiarezze. Sono voci interiori, testimonianze di solitudine e, allo stesso tempo, di rapporti affettivi, di amicizie, di intese, di armonie…

Giuseppe Livio, artista catanese classe 1975. Dopo un periodo post-laurea in scultura, ricco di stimolanti sollecitazioni artistiche con particolare riguardo all’acquisizione delle diverse tecniche incisorie e il conseguente antico mestiere di stampa,  apre il suo studio pensatoio a Catania, nel quale realizza opere scultoree, pittoriche e calcografiche. Il viaggio lavoro a Salisburgo e la permanenza nella grande città “porta d’oriente” Istanbul, unitamente a numerosi viaggi in Cappadocia e in altri luoghi della Turchia, lo porta a vivere situazioni contrastanti e diversissime, che gli consentono di affinare nuove tecniche scultoree e pittoriche  e di acquisire nel contempo la conoscenza di nuove culture intrise dei colori di paesaggi e degli odori di materiali unici che stimolano la sua innata curiosità rispetto a tutto ciò che è nuovo e significante e che vengono tradotti in una serie copiosa di opere.

PER INFORMAZIONI: Studio GED +39  095 315318

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