Cronaca

Anche quest’anno la comunità parrocchiale “Santissimo Crocifisso dei Miracoli” di Catania, affidata alla cura pastorale del parroco sac. prof. Gianni Notari, superiore della comunità religiosa dei Padri Gesuiti dell’omonima Residenza della Compagnia di Gesù di via Enrico Pantano 40-42, ha organizzato, in collaborazione con la Caritas Diocesana, e curato alla perfezione con un ricco menù l’appetitoso pranzo festivo natalizio di Santo Stefano nel grande salone parrocchiale “Loyola” di via Musumeci per accogliere, graditissimi ospiti, le sorelle e i fratelli più poveri, prediletti del Signore e di conseguenza anche dei suoi discepoli, che hanno partecipato -senza alcuna distinzione di religione, razza e provenienza etnico-sociale- in 400, di cui l’85% cittadini catanesi e il 15% migranti, con gioia e gratitudine condivise comunitariamente da tutti i presenti.

Duecento pasti sono stati serviti ai tanti tavoli elegantemente imbanditi dai volontari, parrocchiani e non -in tutto cinquanta compresi coloro che hanno cucinato e preparato le appetitose pietanze con dolci- e altri duecento sono stati distribuiti a mano.

Segnaliamo anche uno straordinario e consistente “contributo in natura” alla preparazione della mensa per i poveri da parte del reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Catania Bicocca (nella quale svolge servizio di pastorale carceraria il sacerdote gesuita padre Francesco Lupo) per la benefica iniziativa del comandante del reparto, commissario Emiliano Guardì, che ha delegato l’ispettore, Fiorello Gennaro, alla consegna di cinquanta pasti caldi.

Il tutto è stato serenamente ed anche allegramente accompagnato da animazione, spensieratezza, canti e festa insieme, con la presenza di un sorridente ed accogliente <Babbo Natale> d’eccezione, padre Gianni, con tutti molto affabile e soprattutto con i non pochi bambini in braccio ai genitori. E’ stata una propizia occasione di condivisione fraterna ed amichevole, in cui stringere soprattutto relazioni. Insieme a tavola per ascoltare sogni, progetti, amarezze, solitudini. E’ stato tutto un inno alla vita. Dobbiamo riferire anche un aspetto molto significativo e toccante: gli stessi indigenti ospiti e protagonisti della mensa natalizia hanno voluto contribuire a sistemare le grandi tavole rotonde, a distribuire i pasti e ad intrattenere chi, come loro, vive una spiacevole condizione di povertà.

   Per tutti i nostri concittadini che sono più fortunati, la presenza dei poveri diventa un impegno a contrastare ogni forma di povertà. Un esempio di vera solidarietà, senza retorica, con i fatti. “La solidarietà è una scelta, uno stile, ma anche un progetto di vita -ha commentato padre Gianni- per una città inclusiva, in cui ci sia posto per tutti. L’esperienza del pranzo per i poveri, dunque, è uno tra i tanti modi di concepire la solidarietà che non deve essere un vago sentimento filantropico di assistenzialismo. E’ così che i volontari diventano i veri costruttori di solidarietà. Il nostro disegno progettuale muove dall'<Umbertata>, proponendoci ogni giorno di realizzare un cammino condiviso tra cittadini e quanti, nei propri ambiti di competenza e di azione, costituiscono le espressioni significative di una società civile”.

 Lunedì gennaio, solennità liturgica di Maria Santissima Madre di Dio nell’ottava del santo Natale del Signore e Giornata Mondiale della Pace, nel salone “Loyola”, alle ore 19.30, il Coro “Jacqueline Du Pré”, diretto dal m° Luigi Arena, eseguirà il “Concerto di Capodanno con i Poveri e per i Poveri”, durante il quale ogni spettatore riceverà un dono. Ingresso aperto a tutti.

 Una delegazione della comunità parrocchiale del Crocifisso dei Miracoli nel tardo pomeriggio del giorno di Capodanno parteciperà da piazza Stesicoro al Duomo alla Marcia della Pace per via Etnea in occasione della 51^ Giornata Mondiale della Pace istituita dal Beato Papa Paolo VI e dal tema predisposto per il 2018 da Papa Francesco “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace” per concludersi, alle ore 19, in Cattedrale dove sarà celebrata la s. messa “per la Pace e la Giustizia”.

 Antonino Blandini

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