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“Un Capodanno nuovo ed emozionante, un evento di livello internazionale del quale devo ringraziare da una parte Valerio Festi e la regista Monica Maimone e dall’altra i Catanesi, che si sono  comportati come cittadini di una grande città europea”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando il successo di “Intrecci, figurazioni in musica per Vincenzo Bellini”, una notte-spettacolo che ha entusiasmato gli spettatori. Trentamila sono state, secondo stime della Polizia municipale, le persone che si sono alternate dalle ventidue alle quattro del mattino nelle piazze Duomo e Università, dove gli spettatori hanno seguito la performance sul maxischermo.

L’evento a Catania

“E’ stata – ha detto Bianco una grande soddisfazione. Il cuore di Catania è stato mutato in un enorme teatro, tra la felicità e lo stupore dei Catanesi per le macchine volanti, il videomapping, le coreografie aeree e la meravigliosa musica belliniana. Catania ha risposto da par suo a questa novità, a questo spettacolo colto e raffinato, ma anche popolare, seguito da tante famiglie nel massimo ordine. Ecco, i veri protagonisti sono stati i Catanesi nel segno di Bellini e con un Valerio Festi sempre all’altezza delle sfide”.

L’evento ha preso il via dalla piazza Università con il “Palazzo che canta”, preludio alla biografia di Bellini, con le finestre e i balconi animati da un coro sparso di dodici cantanti che intonavano frammenti di arie belliniane e preannunciavano l’ingresso di un corteo preceduto da una banda, con carrozze e enigmatiche dame, per condurre il pubblico nella piazza Duomo dove si è sviluppata la performance, tra un gioco di proiezioni sul Palazzo degli Elefanti e agli acrobati e le macchine volanti. Allo scoccare della mezzanotte fuochi d’artificio virtuali hanno illuminato il nuovo anno e la piazza è diventata una discoteca con il DJ Fractal777 FMR.

Enzo Bianco, Valerio Festi e Orazio Licandro

“Abbiamo osato – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Orazio Licandroe la città ha risposto alla grande. Nessuno aveva mai pensato di portare in piazza, con queste caratteristiche, la vicenda umana e artistica di un Catanese speciale, uno dei massimi musicisti della storia. L’esito era tutt’altro che scontato, a parte il fatto che Valerio Festi rappresenta una garanzia. Gli spettatori sono stati all’altezza della grande tradizione culturale della città e anche coloro i quali non seguono solitamente la lirica si sono divertiti ed emozionati”.

Molto positivo anche il bilancio dei feriti nella città di Catania a causa dei botti: soltanto due persone, il minimo storico.

Strada e piazza già pulita

“Segno – ha detto Bianco – che a poco a poco qualcosa sta cambiando. Bisogna perseverare nei divieti che, soprattutto nei giorni precedenti il 31, hanno fatto registrare una considerevole diminuzione di petardi e botti. Sono stato molto soddisfatto del comportamento dei miei concittadini: non un coccio di vetro in terra dopo la fine dello spettacolo”.

E ieri mattina, poco dopo l’alba, gli operai del Comune avevano già ripulito le piazze dove si era svolto lo spettacolo.

Note tecniche sulla Notte-spettacolo a Catania

“Intrecci”,  il titolo della drammaturgia, si è svolto prevalentemente in aria, utilizzando l’ “alto” e il “largo”, usando le sommità degli edifici per far volare sulle teste del pubblico pianoforti, creature angeliche e oggetti allegorici, che concorrono tutti insieme alla narrazione della vita e delle opere del Sommo Compositore, in un crescendo di emozioni e di stupore che il rintocco della mezzanotte suggella definitivamente. Piazza dell’Università e piazza Duomo si sono trasformati in due grandi teatri in cui il pubblico ha rivisto le opere e gli episodi salienti della vita del compositore rappresentati da allegorie, maschere e costumi fastosi che hanno attraversato il buio della notte, materializzandosi all’improvviso.

Ancora l’evento

Una celebrazione della bellezza lieve e inafferrabile ma allo stesso tempo densa e avvolgente. Un capodanno decisamente controcorrente: mentre tutte le piazze siciliane e d’Italia si preparavano a salutare il nuovo anno al ritmo delle musiche più sfrenate,  Catania si è lasciata ispirare dalla sua cultura più profonda e lontana, rifacendosi alla vita di quel catanese che con il suo straordinario talento ha spalancato alla sua città le porte del mondo e della notorietà: Vincenzo Bellini.

Un anfitrione d’eccezione della Festa di piazza insolita e poetica firmata da Valerio Festi, con cui l’amministrazione comunale di Catania ha deciso di festeggiare la città, organizzando un ricevimento elegante, raffinato, eppur popolare, nelle splendide piazze del centro storico, rivisitate e trasformate in cornici suggestive in cui ripercorrere e far muovere le gesta del grande compositore.

Maimone e Festi

In Piazza dell’Università si è svolto “Il Palazzo che canta”, preludio alla biografia del “Cigno”, con le finestre e i balconi del Palazzo Centrale animati da un coro sparso di dodici cantanti che intonano frammenti di arie belliniane e che preannunciano l’ingresso di un insolito corteo preceduto dal suono e dalla marcia di una banda nostalgica. L’eccentrica parata, con bande, carrozze e enigmatiche dame, ha condotto il pubblico in Piazza Duomo, che si è acceso via via di meraviglia al passaggio di tutti gli ospiti in arrivo grazie a un gioco di proiezioni giganti su Palazzo degli Elefanti, in una partitura di immagini evocative che fanno il contrappunto al vero e proprio spettacolo aereo ideato da Valerio Festi per la regia di Monica Maimone.

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