Musica

La chiesa “Sant’Agata alla Badia”, gremita come nella grandi occasioni, ha ospitato con grande successo un applauditissimo concerto in onore della venerata Santa Patrona, organizzato da FON.CA.NE.SA. onlus e dall’Arcidiocesi metropolitana di Catania per finalità benefiche.

L’Orchestra Sinfonica Catanese, diretta dal m° Fabio Raciti, ha dato il via alla splendida serata musicale con l’ouverture belliniana di “Norma” e un ricco, celebre e ben articolato repertorio classico cameristico-sinfonico-vocale scelto dal direttore per il numeroso pubblico presente: il trionfale preludio di Charpentier, con il “Te Deum Laudamus” in una pagina dallo stile declamatorio affidata al baritono Salvo Domina; l’aria “Quae moerebat e dolebat” tratta dallo “Stabat Mater” di Gian Battista Pergolesi cantata dal mezzosoprano Patrizia Perricone; l’“Ave Maria” attribuita a Giulio Caccini è stata affidata al soprano Carmen Salamone; il popolare “Inno a Sant’Agata”, scritto dal prete poeta Antonio Corsaro e musicato dall’organista della Cattedrale Rosario Licciardello, nel 1951, in occasione del XVII centenario del martirio di S. Agata, è stato cantato dalla Corale polifonica “San Giorgio in San Francesco di Paola” diretta dal m° Giovanni Raddino.

Ben accattivanti le celeberrime sinfonie eseguite magistralmente dall’Orchestra, dal “Nabucco” di Verdi al Gran Valzer n.2 di Shostakovich, dal preludio del terzo atto de “La Traviata” al valzer op.314 di Joann Strauss figlio “An der schonen blauen”-(Sul bel Danubio blu) riconosciuto, a livello mondiale, come uno dei più incantevoli e famosi brani di musica classica di tutti i tempi.

Applausi e ripetute richieste di bis per l’Orchestra diretta dal prof. Raciti che ha concesso del geniale compositore viennese la mirabile ripetizione dell’esecuzione del “Trisch Trasch Polka” (Polca del chiacchiericcio) e della Marcia militare di Radetzky.

Prima dello spettacolo hanno salutato i presenti il rettore della chiesa, sacerdote Massimiliano Parisi, e la signora Rosalba Massimino che ha ringraziato l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, autorità civili e religiose, sostenitori ed amici della FON.CA.NE.SA. e in particolare il dott. Castania della Banca Agricola Popolare di Ragusa e l’avv. Puccio La Rosa presidente dell’A.M.T. per aver contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa già proiettata in programmazione al 22 aprile per l’annuale concerto al Teatro Massimo per sottolineare il nobile scopo della Fondazione Catanese per lo studio e la cura delle malattie neoplastiche del sangue, con un impegno a tutto campo nella ricerca scientifica e l’attività socio-assistenziale, istituendo case d’accoglienza “Casa Santella” per oltre 50mila ospitalità e onorando il compito istituzionale di supportare finanziariamente alcune ricerche svolte presso laboratori dell’istituto di Ematologia e di destinare parte dei suoi fondi anche a borse di studio estere delle quali hanno potuto usufruire giovani ematologi.

 Antonino Blandini

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