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La prima donna a rivestire l’incarico di direttore artistico del Teatro Stabile di Catania è Laura Sicignano, 50 anni, milanese di nascita e di formazione, regista, autrice, produttrice e organizzatrice teatrale, fondatrice del teatro Cargo di Genova, con vario e ricco curriculum e che ha maturato negli anni diverse esperienze nel teatro sperimentale e delle innovazioni.

L’annuncio ufficiale della designazione di Laura Sicignano come nuova direttrice artistica – dopo un bando pubblico al quale hanno concorso 58 candidati e dopo che la rosa si era ristretta a quattro nomi (la Sicignano, Moni Ovadia, Orazio Torrisi e Sebastiano Lo Monaco) – è avvenuto stamattina nel corso di una conferenza stampa, nel ridotto della sala Verga, alla presenza dal presidente del Teatro Stabile Carlo Saggio, della vicepresidente Lina Scalisi e degli altri componenti del CdA, Loredana Lauretta, Raffaele Marcoccio e Fabio Roccuzzo, alla presenza dei rappresentanti dell’Assemblea dei Soci. La conferenza stampa è stata incentrata sulla nomina del nuovo direttore e lo stato finanziario dell’ente. Lo “Stabile” etneo quindi si avvia ad intraprendere un nuovo corso all’insegna della sua gloriosa storia e tradizione e che si connota all’insegna della trasparenza.

La conferenza stampa di stamattina al “Verga”

“Il Teatro Stabile di Catania – ha spiegato Carlo Saggio, a nome di tutto il CdA – pur con le difficoltà legate alla carenza dei finanziamenti, apre una fase di maggiore fiducia e serenità che consentirà di puntare al rilancio dell’ente sulla base della riconquistata credibilità e sulle ali di un progetto artistico e culturale di alto spessore. Siamo in attesa del provvedimento del Tribunale relativo al piano di ristrutturazione del debito, che consentirà di accedere operativamente al Ris, il fondo di rotazione regionale, per fare fronte al deficit pregresso, procedendo al saldo dei creditori. E’ stato raggiunto l’altro fondamentale obiettivo di operare nella pienezza degli organi statutari, primo fa tutti il direttore, individuando con una rigorosa selezione una figura di spicco come Laura Sicignano, alla quale auguriamo buon lavoro e assicuriamo piena collaborazione. In sei mesi, dall’insediamento ad oggi, il Consiglio ha operato per sostenere la ripresa dell’ente, portando avanti la strategia avviata dal commissario straordinario Giorgio Pace, al quale va il nostro ringraziamento. Lo Stabile è fuori dal tunnel di una lunga crisi e già da gennaio un coordinatore amministrativo, Valerio Caltagirone, direttore dell’Ersu, vigilia sulla regolarità e congruità degli atti. C’è poi la grande, comune vittoria di avere tutelato i lavoratori e garantito l’occupazione”. 

“Nella scelta del nuovo direttore – ha continuato Saggio –abbiamo puntato su competenza, qualità, freschezza e innovazione. Non abbiamo avuto alcuna pressione e si è scelto Laura Sicignano perché ci è sembrata la persona giusta per questo incarico e per questo nostro teatro. La scelta è stata frutto di un lungo processo di valutazione di titoli e competenze maturate”.

Dopo le parole del presidente Carlo Saggio è stata presentata poi la nuova direttrice artistica Laura Sicignano che in breve ha tracciato le linee di quello che sarà il suo programma a Catania.

Laura Sicignano al Teatro Verga

“Sono felicissima di essere qui – ha sottolineato Laura Sicignano –e di essere la prima donna alla direzione del teatro catanese. Sono commossa e determinata per questo incarico, darò il massimo e considero il teatro come il cuore pulsante della polis. Mi piace lavorare con scuole e giovani e vorrei conoscere bene il carattere ed i vari aspetti di questa città incontrando associazioni, gruppi, periferie per meglio comprendere lo spirito che anima questa meravigliosa Catania. Cercherò di valorizzare la drammaturgia siciliana e di far diventare il teatro come fucina di giovani talenti. Ribadisco, a chi ha innescato polemiche sulla mia designazione definendola una nomina politica, che non ho nessuna tessera politica e che nel 2010 mi sono candidata da indipendente al consiglio regionale della Liguria. Quella è stata una esperienza che consiglio a molti di fare tanto che ho scritto una pièce dal titolo “La candidata”.  Adesso ci sarà da rimboccarsi le maniche e lavorare per dimostrare il mio valore, per mettere a frutto le mie competenze. Personalmente vado dove posso fare nuove esperienze e dare il meglio in un’ottica di sinergia e interscambio continuo. Purtroppo dovrò lasciare la mia compagnia, il teatro Cargo, ma adesso  il mio impegno è qui a Catania e spero che tutti, la città, la stampa, gli spettatori, gli uomini di cultura, gli attori locali mi diano una mano per risollevare lo Stabile di Catania e per mantenerne alto il suo prestigio”.

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