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Giovanni Arezzo, unico protagonista sul palco del Marcello Perracchio di Ragusa nell’ambito della rassegna “Mercoledì, il teatro!” promossa dal Centro teatro studi, ha interpretato “Chet!” da un’idea della poliedrica Laura Tornambene e dello stesso Arezzo. L’appuntamento, tenutosi il 2 maggio rientra nel novero di quelle sfide che gli attori portano avanti con loro stessi, impelagandosi in percorsi fatti di parole e di movenze che regalano emozioni. E così Giovanni Arezzo ha deciso, vestendo i panni di Martin, il primo e unico amico di Chesney Henry Baker jr, più noto come Chet Baker, di raccontarne la vita e la morte, proprio dove l’anima del grande genio del jazz era andata a ricollegarsi con un’altra dimensione.

Giovanni Arezzo in “Chet!”

E Arezzo dà il via al suo monologo dalla fatidica data del 13 maggio del 1988 quando, alle tre del mattino, viene ritrovato sull’asfalto il cadavere di Chet che, caduto dalla finestra, giace rannicchiato sull’asfalto, davanti al Prins Hendrick Hotel di Amsterdam in cui aveva preso una stanza. Arezzo-Martin parla di un’esistenza bruciata di corsa tra musica, amori tempestosi e droga. Quando muore, Chet ha solo 59 anni ma sembra che ne abbia 80. Ed è così che, solo sul palco, attorniato da una miriade di ricordi, il protagonista ripercorre la vita e tutto ciò che rimane di uno dei più noti trombettisti e cantanti di musica jazz, famoso per il suo stile cool lirico e intimista.

A fare da contorno la figura onirica di Angela Dispinzieri i cui interventi musicali fungono da colonna sonora di un percorso lungo un percorso dell’esistenza, tra gioie e dolori, tra tristezze e felicità. L’idea di Laura Tornambene e Giovanni Arezzo, che hanno curato pure la regia, ha garantito quella continuità qualitativa che ha consentito al cartellone allestito dal Cts di attirare l’attenzione del pubblico in una giornata inedita per le rappresentazioni teatrali. E mercoledì 9 Maggio si continua con il quarto appuntamento. Alle 21, il Teatro Libero di Palermo porterà in scena, sempre al Perracchio di Ragusa, “Viaggio di Uno”, drammaturgia e regia Beno Mazzone, con Giada Costa, Vincenzo Costanzo e Giuseppe Vigneri.

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