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Il cine teatro Odeon di Catania, dopo la proiezione la scorsa estate al Palazzo dei Congressi di Taormina durante il Taormina Film Fest, ha ospitato la presentazione in anteprima nella città etnea del nuovo film, scritto e diretto da Aurelio Grimaldi, “La divina Dolzèdia”, con protagonista assoluta Guia Jelo nel ruolo di un’anziana prostituta che continua ad avere un discreto novero di clienti, di tutte le età e provenienze per la sua pratica segreta dello “gnicche gnacche”, capace di dare “u’ paradisu” ai fortunati che la ricevono. Al cine teatro Odeon per la presentazione  sono intervenuti, tra gli altri, la protagonista Guia Jelo e gli attori Mario Opinato, Fabio Costanzo, Francesca Ferro, la debuttante Maria Chiara Pappalardo che, prima e dopo la proiezione del film, girato nella città etnea, si sono intrattenuti con il pubblico rispondendo a domande sui contenuti e su particolari aspetti de “La divina Dolzèdia”.

Nella foto, da sinistra, Guia Jelo, Simona Izzo, Nellina Laganà e Fabio Costanzo

“La divina Dolzedia” – ha ribadito la protagonista,  Guia Jelo è la sottoscitta, ovvero “la buttanazza”, che, con un cuore “tanto”, pieno di emozione, paura per le aspettative, diffidenza sulla propria persona e sul proprio talento, per riassumerla in atapica insicurezza, ma soprattutto pieno di gratitudine per un bizzarro regista, inconsueto e fuori dai canoni come Aurelio Grimaldi, capace di proporre un film a tratti scurrile, con qualche spregiudicatezza e che mi vede adeguarmi al vernacolo, a tratti turpiloquiante. Sono la Divina Dolzedia che, da nave scuola vintage, con qualche accennato e appena visibile decadimento fisico sotto le ascelle e nella tenera pancetta, rimane una nave scuola vintage ma sempre “molto bellissima assai e fimmina”.

Nella sua casa nel centro di Catania, piena di ricordi, opere d’arte di raffinata fattura, suppellettili pseudoreligiose e “ferri del mestiere”, esercita la Guia “divina Dolzèdia”, stagionata prostituta di lunghissimo corso, che  con la sua bizzarra e generosa umanità, incontra prima tre giovani, che litigano per farsi fare lo “gnicche gnacche”, gioco erotico segreto che i clienti non possono svelare pena una maledizione infernale sulla loro testa. Ppoi è il momento della sua collega Susy (Francesca Ferro) con cui si lancia in improbabili disquisizioni sull’erotismo dei più famosi politici.  Altri visitatori sono poi un professore appassionato del marchese de Sade (Tuccio Musumeci), poi un suo vecchio cliente (Mario Opinato) che le porta dei ragazzi per scongiurare il “pericolo” che uno dei due sia “deverso” ed infine c’è spazio per la consulente del tribunale per i minori, una sua ricca ed annoiata amica romana (Simona Izzo), depressa perché abbandonata dal suo amante catanese e desiderosa di seguirne le orme. Alla fine del film arriva, a sorpresa, la visita a sorpresa della figlia di Dulzèdia (Maria Chiara Pappalardo) che non vedeva da tanto tempo e che vuole apprendere, anche lei, la misteriosa pratica dello “gnicche gnacche”.

Guia Jelo e Tuccio Musumeci

Il film di Grimaldi che cerca di far convivere follia, allegria, la grande considerazione – per la loro umanità – per le prostitute, il sesso, le bellezze artistiche di Catania, cultura ed il dialetto catanese, lascia spazio a paesaggi ed angoli tutti etnei, con le musiche dei Malanova, alterna momenti di folle comicità a rinfacci e pillole di cultura con  pezzi classici tratti da Dante o da Jacopone da Todi recitati in siciliano al professor Musumeci e alla consulente del tribunale dalla stessa Jelo – Dolzèdia.

Nel cast, oltre agli attori già citati, presenti anche Fabio Costanzo, Nellina Laganà, Claudio Musumeci, Jacopo Cavallaro, Giovanni Alfieri, Gabriele Vitale Lucia Sardo e Pippo Pattavina.

Simona Izzo e Guia Jelo in scena

Nel film, a momenti tipicamente comici, si alternano follie, allegrie, rinfacci, e quadri culturali particolarmente intensi dove la scatenatissima Dolzedia recita pezzi classici tratti da Dante (in siciliano al professor Musumeci) o da Jacopone da Todi (alla fremente Simona Izzo). «La divina Dolzedia – spiega il regista – è il compimento di un’antica promessa fatta a Guia: scrivere per lei un progetto nel quale potesse essere protagonista assoluta, anzi ‘assolutissima’! – ed è l’ennesimo frutto della mia ossessione della prostituta come rivelatrice di vera vitalità e umanità; e della sessualità come carica originaria, fonte di passioni, di eccessi, di esplosione di vita. È la mia solita verghian-pasoliniana convinzione che certi presunti diseredati, e le ‘buttane’ in primo luogo, hanno una vitalità e una capacità di fronteggiare la vita che noi ‘borghesi’ ci sogniamo. E io le amo senza riserve. E ne è venuto fuori, come previsto, un film liberissimo, folle come lo sono il regista e la protagonista, allegro ed esagerato, sincero e vitale e, come nessun altro dei miei precedenti film, talmente siciliano che più siciliano di così non si può!».

Il regista Aurelio Grimaldi

Una commedia quindi erotica e divertente, a tratti eccessivamente macchiettistica e cucita, dal regista Aurelio Grimaldi, addosso alla “solita” e trascinante Guia Jelo.

“La divina Dolzèdia – ha parlato del fim lo stesso regista Grimaldi – è oltre che il compimento di un’antica promessa fatta a Guia, ovvero scrivere per lei un progetto nel quale potesse essere protagonista assoluta, l’ennesimo frutto della mia ossessione della prostituta come rivelatrice di vera vitalità e umanità e della sessualità come carica originaria, fonte di passioni, di eccessi, di esplosione di vita”.

Il film, recitato in catanese, è una produzione Arancia Cinema, in collaborazione con Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori) e con Giovanni Pappalardo. “La divina Dolzèdia” sarà proiettata al cine teatro Odeon di Cata dall’11 Maggio alle ore 17.30, 19.30 e 21.30.

Scheda Film

LA DIVINA DOLZEDIA Italia, 2017 | Genere: Commedia | durata 82′

Soggetto, sceneggiatura e regia di Aurelio Grimaldi

Direttore della Fotografia: Francesco Burrascano

Con Guia Jelo, Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina, Simona Izzo, Lucia Sardo, Francesca Ferro, Mario Opinato, Fabio Costanzo, Nellina Laganà, Maria Chiara Pappalardo, Claudio Musumeci, Jacopo Cavallaro, Giovanni Alfieri, Gabriele Vitale.

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