<“Maestro dove abiti?” I giovani, la fede e il discernimento vocazionale> questo pensiero spirituale ed ecclesiale, tratto dal Vangelo secondo san Giovanni (cap. I, v.38) e dal tema della XV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sui giovani in programma il prossimo mese di ottobre, è stato, per l’annuale grande ricorrenza liturgica del “Corpus Domini” celebrata a Catania domenica 3 giugno, il filo conduttore del giorno festivo dedicato alla solennità del “Santissimo Corpo e Sangue di Cristo”, incentrata sulla santa messa presieduta, nella basilica Cattedrale gremita di fedeli e divisa in 7 settori per ospitare tutti i gruppi presenti, dall’arcivescovo mons. Salvatore Gristina e concelebrata con il clero secolare e regolare e animata dalla Cappella Musicale del Duomo, diretta dal maestro canonico Giuseppe Mailei con al Grand’Organo il maestro Piero Figura, nonché sulla tradizionale e canonica solenne processione eucaristica cittadina, guidata dallo stesso metropolita per via Etnea sino allo scenografico sagrato della monumentale chiesa “San Biagio in Sant’Agata alla Fornace”, dominante dall’alto piazza Stesicoro che ricorda i luoghi del martirio dei santi giovani compatroni della città, Agata ed Euplo.
L’antico e tradizionale appuntamento della comunità cattolica catanese attorno a Gesù Eucaristico ha registrato ancora una volta, nonostante l’incipiente caldo estivo, nell’assemblea liturgica orante in basilica e nel procedere devotamente in sacro corteo all’aperto un’affollata e variopinta aggregazione pubblica di fedeli e dei rappresentanti di tutte le realtà istituzionali ed associative a livello cittadino dell’arcidiocesi metropolitana di Catania: sacerdoti concelebranti, vicari foranei della Città, vicari episcopali, canonici metropolitani e collegiali, diaconi transeunti e permanenti, alunni del Seminario Arcivescovile e delle Scuola “Sant’Euplio” per i ministeri e il diaconato, religiosi e religiose degli istituti di vita consacrata, movimenti e associazioni ecclesiali, aggregazioni laicali, gruppi parrocchiali, Terzi Ordini, confraternite, associazioni agatine, Amici del Rosario, tutti con il proprio stendardo, guardie d’onore ai santuari mariani, cavalieri e dame degli Ordini Pontifici dei Papi San Gregorio Magno e San Silvestro e degli Ordini riconosciuti dalla Sede Apostolica (Malta e Santo Sepolcro di Gerusalemme).
Da notare la partecipazione ufficiale al sacro rito delle autorità civili, amministrative e militari. Alla conclusione della processione, l’arcivescovo, che riveste anche la funzione di presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, ha rivolto un messaggio di fede in Cristo Redentore dell’umanità, di carità cristiana e di speranza nei beni eterni promessi ai discepoli di Gesù e in un futuro migliore per i giovani di oggi alla ricerca di nobili mete da raggiungere per condurre una vita degna di essere vissuta in pienezza.
Antonino Blandini