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Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha notato un autocarro sospetto marciare lungo le vie del quartiere Picanello: il mezzo era carico di rame e di altro materiale ferroso, peraltro trasportato senza le dovute cautele e con il rischio di caduta dal veicolo. Il veicolo è stato fermato e sono state identificate tre persone che vi si trovavano a bordo, due delle quali con precedenti di polizia per furto e ricettazione.

Tra il materiale caricato sul camioncino – in tutto, circa una tonnellata e mezzo – rifiuti speciali pericolosi (materiale elettrico, batterie d’auto, ecc.) che, contrariamente a quanto accertato dai poliziotti, avrebbero dovuto essere correttamente smaltiti.

Inoltre, e manco a dirlo, i responsabili del trasporto erano privi dell’autorizzazione prevista dalla legge per il trasporto e la gestione di rifiuti speciali pericolosi. Quanto alla provenienza del materiale, soprattutto del rame, i tre non hanno saputo dare spiegazioni convincenti, limitandosi a riferire che il tutto sarebbe stato loro “donato” da ignoti, oppure acquistato a prezzi irrisori. Nessuna notizia nemmeno in merito alla destinazione del rame e del materiale inquinante, verosimilmente destinati al riciclo illegale, il primo e al pericolosissimo, illecito smaltimento, il secondo.

I 3 soggetti sono stati indagati in stato di libertà per il reato ambientale che punisce il trasporto e la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e per il reato di incauto acquisto (avere ricevuto da terzi, non meglio identificati, materiale di valore senza corrispondere un reale corrispettivo e senza averne prima accertata la legittima provenienza). Unitamente alla Polizia Locale, è stato eseguito il sequestro penale preventivo dell’autocarro e del materiale.

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