Cronaca

A quasi un ventennio di distanza dalle iniziative scientifiche belliniane che si sono svolte nel bicentenario della nascita del 2001, la Fondazione Bellini e il Centro di Documentazione per gli studi belliniani (CDSB) dell’Università di Catania (Dipartimento di Scienze Umanistiche) organizzano un Incontro internazionale dal titolo “Il Teatro di Bellini. Spettacolo Prassi Esecutiva Multimedialità”, in collaborazione col Teatro Massimo Bellini e col patrocinio dell’ADUIM (Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica),

I lavori si svolgeranno in due giornate: sabato 22 settembre nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, e domenica 23 settembre nel Foyer del Teatro Massimo Bellini, per concludersi in coincidenza della prima rappresentazione dell’opera belliniana Adelson e Salvini, proprio la sera del 23, eseguita sulla base della versione provvisoria dell’edizione critica.

Il convegno, che avrà il patrocinio dell’ADUIM (Associazione dei Docenti Universitari Italiani di Musicologia), si propone di affrontare problematiche relative alla realizzazione e alla veicolazione dell’opera di Bellini e dei suoi contemporanei. Particolare attenzione sarà rivolta alla dimensione performativa (regia, scenografia, recitazione), all’esecuzione musicale (vocale e orchestrale) e agli interpreti, alla registrazione audio e video, alla diffusione dell’opera tramite radio, televisione, cinema, piattaforme web, social media e altro.

Si tratta di un ventaglio di tematiche che richiede il raccordo con specifici àmbiti di studio: dalla filologia musicale alla drammaturgia musicale, dalla storia del teatro alla storia dell’arte, ai visual studies e alla teoria della performance.

Il Comitato scientifico del convegno è costituito da Fabrizio Della Seta (Università di Pavia- sede di Cremona), Maria Rosa De Luca (Università di Catania) e Graziella Seminara (Università di Catania). Interverranno come relatori al convegno illustri studiosi provenienti da varie parti dell’Europa e d’oltreoceano: Evan Baker (University of California), Candida Billie Mantica (Maynooth University), Valeria De Lucca e Francesco Izzo (University of Southampton), Andrea Malnati (Fondazione Rossini di Pesaro), Giuseppe Montemagno (Università di Catania), Clemens Risi (Institut für Theater- und Medienwissenschaft der Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg), Alessandro Roccatagliati (Università di Ferrara), Biagio Scuderi (Università di Milano), Emanuele Senici (Università di Roma “La Sapienza”), Alice Tavilla (Università di Pavia- sede di Cremona), Massimo Zicari (University School of Music of Lugano).

Saranno loro a relazionare, dibattere e confrontarsi sul teatro musicale di Vincenzo Bellini, compositore italiano tra i quattro massimi dell’Ottocento preunitario, che continua ad essere ampiamente presente nel circuito operistico internazionale, come si può desumere dalle statistiche pubblicate sul sito operabase.com. Tale tenuta è da un ventennio supportata da un significativo sviluppo degli studi scientifici, che hanno conosciuto un momento di massima attenzione nelle iniziative che si sono svolte a ridosso e durante le celebrazioni del bicentenario del 2001: il Convegno internazionale «Vincenzo Bellini: verso l’edizione critica», organizzato dall’Accademia Musicale Chigiana e dall’Università degli Studi di Siena con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Belliniane (Siena, 1-3 giugno 2000); il Convegno Internazionale «Vincenzo Bellini et la France. Histoire, créatione et réception de l’eouvre», organizzato dall’Università degli Studi di Catania e dall’Université de Paris-Sorbonne (5-7 novembre 2001); il Convegno internazionale «Vincenzo Bellini nel secondo centenario della nascita», organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Belliniane (Catania, 8-11 novembre 2001).

Negli anni successivi la Fondazione Bellini, istituita dall’Università di Catania e dalla Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale e presieduta dal Rettore dell’Università di Catania, e il CDSB, centro di ricerca d’ateneo ospitato nel Dipartimento di Scienze Umanistiche (che ha ereditato le funzioni e il materiale bibliografico e documentario del Centro di documentazione istituito nell’ambito del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Belliniane del 2001) hanno operato in sinergia sia sul piano scientifico che della produzione artistica: da un lato hanno supportato la ricerca documentaria finalizzata alla realizzazione dell’edizione critica degli Opera omnia di Bellini e della sua corrispondenza epistolare; dall’altro hanno ideato il progetto “Bellini nella città di Bellini. Percorsi di musica e cultura nella città del cigno e del vulcano” che nel 2014 e nel 2015 ha promosso incontri di studi e spettacoli dedicati al compositore di Catania. Le due istituzioni hanno inoltre istituito un «Bollettino di Studi Belliniani», rivista digitale con cadenza annuale sostenuta da un Comitato scientifico costituito da studiosi italiani e stranieri.

In questo contesto si avverte la necessità di promuovere un nuovo momento di riflessione, che prenda in considerazione le concrete realizzazioni spettacolari delle opere belliniane i cui studi sono ancora allo stato iniziale, a differenza di quelli relativi a Rossini, Verdi o Puccini, per i quali negli anni si sono succeduti importanti convegni e sono state pubblicate sillogi divenute riferimento per tutti gli studiosi del settore.

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