Ormai è un appuntamento atteso, quello della celebrazione della “Giornata diocesana dell’operatore sanitario” nel giorno di festa dell’evangelista medico San Luca, il 18 ottobre, a cura dell’Ufficio diocesano per la pastorale della salute diretto da don Mario Torracca.
In verità, la presenza alla celebrazione eucaristica nella cattedrale presieduta dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina è stata soprattutto numerosa quella dei volontari che si occupano dell’assistenza ai malati specie in ambito ospedaliero, come l’Avulss, VOI e Unitalsi.
A dare il saluto, prima della Messa, lo stesso don Torracca che, richiamandosi alla Carta dei servizi per la persona ammalata, ha evidenziato il ruolo degli operatori sanitari nell’aiuto alla vita e alla persona, quali custodi e servitori della vita umana nella complementarietà dei ruoli e delle responsabilità, e l’impegno dell’Ufficio nella formazione degli operatori con incontri mensili, in programma per il 2019 sulla difesa della vita dal concepimento al tramonto, il corso di pastorale sanitaria per i volontari e il master.
Il dr. Nuccio Sciacca, direttore medico dell’organo di informazione dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Catania, “CataniaMedica.it”, ha sottolineato l’impegno dell’Ordine nel fornire una corretta e sana informazione medica, certificata, alla gente che si rivolge ai mass media per una risposta ai bisogni di salute.
Il prof. Massimo Libra, quindi, a nome dell’associazione dei medici cattolici – AMCI – ha evidenziato la missione di servizio offerta dal medico basata sulla competenza, l’ascolto e la solidarietà come riportata nella “Preghiera del medico”, letta al termine del breve intervento.
A portare il saluto degli infermieri Alfio Grasso dell’Arnas Garibaldi di Catania; presente alla celebrazione eucaristica anche il dott. Angelo Pellicanò, già direttore generale dell’ospedale Cannizzaro.
La proclamazione delle Letture, della preghiera dei fedeli e dell’offerta dei doni – di pasta, come richiesto dalla Caritas diocesana – ha avuto come protagonisti gli stessi operatori sanitari. Intensa e profonda nei contenuti l’omelia di mons. Gristina che ha rilevato innanzitutto l’opportunità di questa iniziativa annuale in una società caratterizzata dalla disumanità odierna e in cui “siamo tutti coinvolti, ciascuno secondo le proprie responsabilità, capacità e compiti con le persone sofferenti che ci stanno accanto, verso cui abbiamo un “debito” di carità cristiana, ad essere segno di umanità, di solidarietà e di fede, a testimoniare la presenza dell’amore del Signore con le opere di misericordia corporale” e, rifacendosi all’esperienza personale di incontro con le persone sofferenti e gli operatori sanitari e di assistenza nelle case di riposo visitate nella mattinata a Trecastagni, nel corso della visita pastorale che sta svolgendo in quel Vicariato, ha concluso ringraziando don Torracca per aver organizzato la Giornata e tutti i presenti alla celebrazione eucaristica e invitando ad essere “imitatori di Gesù, buon samaritano, missionari fedeli pur nelle difficoltà, senza girarci dall’altra parte ma stando accanto …”.
Vincenzo Caruso