Cronaca

L’inaugurazione dell’anno accademico 2018-19, 50° dalla fondazione, dello Studio Teologico S. Paolo aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, è stato caratterizzato dalla partecipazione del cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il quale nella chiesa Regina Apostolorum del Seminario Arcivescovile ha presieduto l’Eucaristica con i vescovi delle diocesi di Acireale, Caltagirone, Catania, Nicosia, Noto e Siracusa.

   La relazione del preside, Maurizio Aliotta, svolta nella giubilare seduta accademica che ha aperto il 50° anno di attività, ha offerto agli ospiti invitati in rappresentanza di istituzioni accademiche siciliane, ai docenti e agli studenti un excursus della storia dello Studio interdiocesano iniziata nel 1969, allorché l’arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio riunì i vescovi delle diocesi cofondatrici con i rettori dei rispettivi seminari. La presidenza fu affidata al sacerdote Giuseppe Calambrogio al quale spettò l’inaugurazione del 1° anno accademico con 127 studenti. Nel 1970/71 erano presenti 11 studenti laici (di cui 4 donne, 2 di queste religiose).

   Il primo preside eletto è stato il domenicano Reginaldo Cambareri il quale ritenne che lo Studio è nato nell’ambito degli studi ecclesiastici voluto dal Concilio Vaticano II al fine di dare ai sacerdoti delle nuove generazioni una formazione filosofico-teologico-pastorale più rispondente alle esigenze di oggi. Un altro segno che lo Studio è frutto del Vaticano II è stata l’apertura ai laici.

   “La ratio studiorum è stata più volte aggiornata- ha precisato il prof. Aliotta- secondo due criteri fondamentali: le indicazioni della Congregazione per l’E.C. e il discernimento della particolarità delle nostre diocesi, nel contesto socioculturale siciliano”. Al momento sono iscritti 171 studenti al 1° ciclo e 46 al 2°. Dal 2013 lo Studio non usufruisce di nessun contributo extra ecclesiale e presta un’attenzione particolare alla biblioteca che grazie alla <coabitazione> con la Biblioteca Agatina del Seminario mette a disposizione di docenti e studenti 102.075 volumi e 222 riviste.

   La rivista <Synaxis>. le collane <documenti e studi> e <Quaderni di Synaxis> sono consultabili on line. Tra le attività extra curriculari mons. Aliotta ha ricordato l’istituzione del <Centro studi su matrimonio e famiglia ‘Amoris laetitia”>, del corso biennale di formazione per gli operatori di pastorale familiare e del corso per consulenti matrimoniali e familiari.

   Il preside ha anche evidenziato l’annuale <disputatio>, il <Seminario interdisciplinare> su Amoris laetitia, il quinto dei “Colloqui biennali Rosmini”, i convegni con l’Università che costituiscono un dialogo costante corrispondente alle sfide che la cultura contemporanea pone alla teologia e un qualificato servizio al Popolo di Dio.

   Una grata memoria ha rivolto a quanti hanno dato un contributo alla nascita e alla crescita dello Studio: oltre al frate predicatore Cambareri e all’amministratore mons. Filippo Cutuli, i docenti della prima ora: Francesco Cavarra, Salvatore Famoso, Alfio Fisichella, Sebastiano Gozzo, Nino Longhitano, Vincenzo Migliorisi, Antonino Minissale, Santo Pesce, Rocco Rapisarda, Nunzio Schilirò, Francesco Ventorino, Salvatore Zappalà. Con un certo orgoglio, infine, ha ricordato i docenti che sono stati chiamati al ministero episcopale: Giuseppe Costanzo arcivescovo emerito di Siracusa, Paolo Urso vescovo emerito di Ragusa, Michele Pennisi arcivescovo di Monreale, Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti.

   A presentare il cardinale, che ha svolto la magistrale prolusione accademica dal tema “Il contributo delle scienze teologiche alla missione della Chiesa”, è stato nella qualità di moderatore dello Studio, l’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina, presidente della Conferenza Episcopale Siciliana.

 Antonino Blandini

 

Abbiamo ritenuto, in via eccezionale molto utile ed opportuno data l’importanza del documento, proporre ai lettori integralmente il testo della relazione del preside Maurizio Aliotta scaricando il seguente file

RELAZIONE INAUGURAZIONE

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