Cronaca

Valorizzare e aumentare la fruibilità del patrimonio culturale attraverso la progettazione e lo sviluppo di materiali di nuova generazione che consentano interventi di restauro e di recupero del patrimonio culturale con un approccio moderno e multidisciplinare. Sono gli obiettivi del progetto AGM for CuHe – Advanced Green Materials for Cultural Heritage “Materiali di nuova generazione per il restauro dei beni culturali – nuovo approccio alla fruizione” che ha ottenuto un significativo finanziamento nell’ambito dei Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nell’area di specializzazione Cultural Heritage del Programma Nazionale della Ricerca 2015-2020.

Un progetto, coordinato dalla prof.ssa Germana Barone del Dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali, che vede come capofila l’Università di Catania – con il coinvolgimento dei dipartimenti di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Ingegneria Civile ed Architettura, Scienze Chimiche, Economia e Impresa, Fisica e Astronomia e Giurisprudenza – e che è stato presentato nei giorni scorsi al Palazzo centrale dell’Ateneo di Catania alla presenza dei responsabili scientifici ed amministrativi delle Università di Palermo, Messina, Pisa, Firenze e Modena Reggio Emilia, dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del CNR  e delle imprese SB engineering, MEGARES, LBC, Edilponti e Piacenti.

I lavori sono stati aperti dalla prof.ssa Germana Barone, coordinatrice nazionale del progetto, che ha tracciato gli obiettivi del progetto che «si prefigge l’avanzamento delle conoscenze e la sperimentazione di materiali di nuova generazione eco friendly, smart, con ottime caratteristiche tecniche per il recupero e il restauro di edifici di interesse storico-artistico appartenenti al patrimonio culturale soprattutto in aree con elevata attività sismica». «Contemporaneamente la ricerca sarà mirata allo sviluppo di modelli innovativi degli interventi di recupero e restauro – ha aggiunto la prof.ssa Barone -. La fase di sviluppo industriale sarà rivolta alla fruizione dei beni culturali attraverso modelli virtuali e allo sviluppo di linee pilota per la produzione dei materiali sperimentali».

Il dirigente dell’Area della Ricerca, ing. Lucio Mannino, ha evidenziato «l’importante partenariato con elevato profilo scientifico e professionale» e ha manifestato «il forte impegno dell’Ateneo con il coinvolgimento di numerosi dipartimenti». A seguire è intervenuto il prof. Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali largamente coinvolto nel progetto di cui ha sottolineato «il valore scientifico e l’importanza del trasferimento delle conoscenze».

I responsabili delle imprese hanno manifestato grande interesse e disponibilità a collaborare con l’Università di Catania anche in altri progetti, mentre il prof. Paolo Mazzoleni, ordinario di Georisorse minerarie dell’ateneo catanese e responsabile scientifico di AGM for CuHe, ha messo in evidenza «l’opportunità per gli studenti di svolgere attività nelle imprese e nei laboratori coinvolti nel progetto».

I lavori sono proseguiti con la parte gestionale e amministrativa, curata dal dott. Davide Coco, responsabile rapporti istruttori con il MIUR, e dalla dott.ssa Carmen Astone, responsabile amministrativo del progetto.

Il progetto prevede le partecipazioni del mondo della ricerca e del mondo industriale. Per la ricerca, referente scientifico il prof. Paolo Mazzoleni, sono coinvolti il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (Università di Palermo), il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi (Università di Messina e CNR per lo studio dei materiali nanostrutturati), l’Università di Firenze, l’Università di Pisa e l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Il partenariato industriale, con referente tecnico l’ing. Stefania Baudo, invece, è composto da Costruzioni Edil Ponti Società Cooperativa Gela, Lbc Società Cooperativa artigiana di Caltagirone, Sb Engineering srl Catania, Megares Aquila, Piacenti Prato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post