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Apertura di stagione per il Teatro del Canovaccio di Catania in via Gulli, 12, giovedì 15 Novembre alle ore 21.00 (repliche il 16, 17, 18 e poi 23, 24 e 25– le domeniche ore 18.00) con “Cordialmente invitati a incontrare la morte”, un giallo con Nero Wolfe, di Rex Stout con la regia di Gianni Scuto. In scena Saro Pizzuto, Concetto Venti, Mary Barbagallo, Salvo Musumeci, Barbara Cracchiolo, Pippo Marchese, Giovanni Bonaventura, Pippo Tomaselli, Maria Grazia Cavallaro e Giampaolo Costantino. Scenografia di Gabriele Pizzuto, costumi di Rosy Bellomia.

Locandina primo spettacolo

Amante della buona cucina, appassionato di orchidee nere, narciso, maledettamente pigro, edonista per dedizione, obeso per passione, imponente nella sua mole, di un’imponenza sorniona e superiore di chi ha un altro concetto del tempo, dello spazio e dei valori, con la sua elastica spalla atletica, quell’Archie Goodwin, che più che di una spalla si può benissimo definire il braccio a cui Nero Wolfe lascia ben volentieri tutte le azioni e tutti i movimenti da vero detective; l’uomo che gira e rigira i fatti e i testimoni e che poi conduce tutti i soggetti coinvolti, presso lo studio del “capo“ per l’immancabile interrogatorio finale che poi svelerà ogni mistero circa il nome dell’assassino.

Il regista Gianni Scuto (Ph. Salvo Nicotra)

A parlarci dello spettacolo è il regista Gianni Scuto: “Ci accingiamo a compiere un‘irruzione – spiega il regista – in un campo, quello del teatro tratto da un romanzo giallo, quello di Rex Stout in questo caso, dal titolo “Cordialmente invitati ad incontrare la morte “che nella sua originalità narrativa, ben si è prestato ad una fedele riduzione teatrale, mantenendo quasi integralmente sia i personaggi che i dialoghi della sua edizione letteraria. Un genere questo del “giallo“ letterario ridotto per il teatro, che pur nella sua originalità, ha avuto negli ultimi anni molti epigoni, anche se la costruzione tecnica della nostra proposta cerca, come sempre, di attingere alla lezione del teatro contemporaneo, laddove i ritmi e le scene d’insieme si susseguono ai momenti di pura dissertazione dei dialoghi e degli interrogatori che porteranno, inevitabilmente, alla scoperta dell’assassino”.

Questa la trama: Una matura signora di nome Bess Huddleston, organizzatrice di ricevimenti per ricchi, viene ferita da una scheggia di vetro e muore di lì a poco di tetano. Disgrazia o delitto? Sarà compito di Nero Wolfe col suo fedele Archie Goodwin, tra una mangiata e l’altra e tra un intervallo e l’altro dedicato alle amatissime orchidee nere, di scoprire, tra le maglie dell’intricatissima trama, il movente e l’autore dell’efferato delitto. Al pubblico non rimarrà che assistere con attenzione all’evolversi degli eventi attraversati dalla personalità originale e da vero dandy del grande Wolfe che, come al solito, risolverà alla fine ogni enigma.

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