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Nuovi indagati nell’ambito della maxi operazione “Gaming Off Line” che ha svelato i rapporti tra mafia e scommesse on line eseguita cinque giorni fa in diverse regioni d’Italia. La Squadra Mobile di Catania ha eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale, per altre 22 persone. Per 13 indagati, invece, è stato convalidato il fermo dopo il blitz della scorsa settimana. I destinatari del provvedimento sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni. Contestata anche la truffa allo Stato con l’aggravante di avere favorito la mafia.

Operazione “Gaming Off Line”

Le indagini della Squadra Mobile di Catania e dal Servizio centrale operativo di Roma hanno fatto emergere una consolidata organizzazione criminale che, sotto l’egida del clan catanese Cappello-Bonaccorsi, era dedita alla gestione di numerose agenzie di scommesse presenti sull’intero territorio siciliano e la progressiva e pervasiva infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line.

Questi i nomi dei coinvolti, in carcere: Salvatore Bosco, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Salvatore Massimiliano Salvo detto Massimo ‘ucarruzzeri”, già detenuto. Ai domiciliari: Santo Blanco, Francesco Bucceri, Domenico Caniglia, Orazio Castiglia, Angelo Cavalieri, Ivano Cavalieri, Christian Conte, William Crali, Federico Di Cio, Tiziano Di Mauro, Giuseppe Greco, Lorenzo Greco, Antonino Guasta, Massimo Iannelli, Luca Lima, Alessandro Rosario Lizzoli, Giovanni Minutola, Cristian Nania, Andrea Sterzi, Giorgio Tela.

Per altri 13 indagati, invece, è stato convalidato il fermo dopo il blitz della scorsa settimana. In carcere Giovanni Orazio Castiglia. Vanno invece ai domiciliari Santo D’Agata, Andrea Di Bella, Francesco Nania, Antonino Russo, Salvatore Truglio. Nei confronti dei 7 ulteriori indagati che la scorsa settimana erano stati fermati in territorio di Siracusa (Giovanni Conte e Antonino Iacono), a Ribera (Gino D’Anna e Pietro Salvalaggio), a Messina (Davide Cioffi), a Gela (Angelo Antonio Susino) e a Vittoria (Giovanni Di Pasquale) i giudici per le indagini preliminari hanno applicato la misura della custodia cautelare in carcere.

I particolari dell’operazione sono stati illustrati stamattina nel corso di una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Catania in viale XX Settembre.

Video della Squadra Mobile di Catania

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