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Il cardinale Francesco Montenegro oggi, martedì 5 febbraio, presiede  in Cattedrale il pontificale di Sant’Agata.

Il cardinale Francesco Montenegro

Il porporato è nato a Messina il 22 maggio 1946. Il padre era un graduato dei carabinieri. Ha compiuto gli studi ginnasiali liceali, filosofici e teologici nel Seminario Arcivescovile “San Pio X” di Messina.

Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale l’8 agosto 1969 con incardinazione nell’Arcidiocesi di Messina. Ha frequentato i corsi di Teologia Pastorale presso l’Ignatianum ed ha esercitato il ministero sacerdotale in una zona periferica della città, il Villaggio UNRRA. Dal 1971 al 1978 è stato segretario particolare degli arcivescovi Francesco Fasola e Ignazio Cannavò. Dal 1978 al 1987 è stato parroco a San Clemente in Messina e dal 1988 direttore della Caritas diocesana, delegato regionale della Caritas e rappresentate regionale alla Caritas nazionale. Ha pure ricoperto altri incarichi: insegnante di Religione, assistente diocesano del Centro Sportivo Italiano, direttore diocesano dell’Apostolato della Preghiera, mansionario del Capitolo dell’Archimandritato, rettore del santuario Santa Rita (è nato nella memoria liturgica di Santa Rita), padre spirituale del Seminario Minore. E’ stato membro del consiglio presbiterale. Dal 1997 al 2000 po-vicario generale dell’Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e dal 1998 canonico del Capitolo Protometropolitano della Cattedrale di Messina, prelato d’onore di Sua Santità.

Eletto da papa San Giovanni Paolo II alla chiesa titolare di Aurusuliana (Tunisia) e nominato ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela il 18 marzo 2000, ha ricevuto la consacrazione episcopale nella Cattedrale di il 29 aprile (giorno che gli Atti autentici del martirio di Sant’Euplio indicano come data dell’arresto del martire compatrono principale di Catania e patrono di Francavilla di Sicilia dove mons. Montenegro concluse le celebrazioni del XVII centenario del martirio). E’ presidente della Commissione episcopale della CEI per il servizio della carità e la salute.

Per motivi pastorali, si è dimesso da Presidente della Caritas Italiana il 3 dicembre 2018 (lo è stato dal maggio del 2015, dopo esserlo stato anche in precedenza, dal 2003 al 2008), presidente della Consulta Nazionale per la pastorale della sanità, presidente della Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali: una scelta maturata dopo una lunga riflessione e dettata dal senso di responsabilità nei confronti della sua arcidiocesi di Agrigento che richiede la sua attenzione  e la sua presenza costante.

Dal 23 febbraio 2008, per nomina di Papa Benedetto XVI, è arcivescovo metropolita di Agrigento. Dal maggio 2013 è presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della CEI, a motivo del suo impegno pr l’accoglienza dei migranti nell’Arcidiocesi agrigentina. L’8 luglio 2013 ha accolto Papa Francesco, durante la visita apostolica a Lampedusa e Linosa. E’ stato creato cardinale presbitero dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio il 14 febbraio 2015. Nell’ottobre dello stesso anno è stato chiamato a far parte della XIV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi.

La Caritas Italiana ha espresso tanta gratitudine al cardinale Montenegro al momento di comunicare la sua sofferta decisione di rimettere il mandato: “A lui va la gratitudine del direttore, di tutti gli operatori di Caritas italiana e delle Caritas diocesane per questi anni in cui ci ha accompagnato e guidato con grande umanità, capacità di dialogo e lungimiranza. Affidiamo al Signore il suo impegno futuro nella certezza che, nel proseguire il suo servizio alla Chiesa, continuerà ad essere un pastore attento e capace di ascoltare e far ascoltare il grido dei poveri per cercare di aiutarli a riprendere la vita con dignità.

Omelia Card. Montenegro Pontificale Sant’Agata 2019

1 commento

  1. Bellissime e profonde parole nell’omelia del Cardinale f.Montenegro.
    È facile essere cattolici in chiesa ma fuori?
    La vera luce è quando in un uomo o una donna vedi tuo fratello.
    Finita la festa ché fine fa l’insegnamento di Sant’Agata?

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