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Un triangolare per ricordare chi non c’è più. L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus (A.I.F.V.S.), a stretto contatto con “Sicilia Risvegli Onlus”, organizza, in occasione del secondo anniversario dalla morte di Domenico Crisafulli, il triangolare di calcio in memoria di Salvatore e Mimmo Crisafulli e di tutte le vittime della strada.

Mimmo Crisafulli padre di due bambini, aveva 25 anni, quando venne ucciso a Catania il 6 marzo 2017, dopo una lunga protesta giudiziaria della famiglia, lo scorso 8 gennaio con un patteggiamento a 5 mesi, 10 giorni con la condizionale non menzione, il Tribunale di Catania condannò definitivamente la conducente della Smart, che non si fermò allo stop.

All’evento sportivo, che si terrà domenica 10 marzo alle ore 17, al campo “Nuova A.R. Barriera” di Catania, parteciperanno la Rappresentativa CSD Citta’ di Catania, rappresentativa “Amici di Mimmo” e la locale rappresentativa AIFVS Onlus – Catania.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare le nuove generazioni, sul tema della sicurezza stradale. L’intendo è rafforzare la cultura della sicurezza stradale per coinvolgere i ragazzi attraverso lo sport e, in particolare, il calcio. La sicurezza al primo posto per sviluppare in ogni giovane guidatore l’attenzione sui pericoli sulle strade, stimolando la coscienza e rispetto delle regole del Codice della Strada.

“E’ un grande onore per noi essere al fianco della famiglia Crisafulli nell’organizzazione del memorial dedicato a Mimmo e Salvatore – afferma il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti -. Siamo orgogliosi che Pietro Crisafulli abbia intrapreso il difficile compito di diventare responsabile della nostra associazione per la sede di Catania, perché aiutare le altre persone è sempre un merito incredibile e noi come A.I.F.V.S. abbiamo ampiamente dimostrato di essere presenti sui territori, aiutando chi vive un grande dolore. Solo una vittima può capire un’altra vittime – conclude il veronese – e in quest’occasione Pietro si pone come un riferimento importante in Sicilia capace di fronteggiare le debolezze della giustizia, dei comuni, delle strade, della circolazione e degli utenti della strada”.

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