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Flashmob ieri mattina dei precari del Cnr di Catania che in contemporanea con molte altre sedi nazionali dell’ente, hanno reclamato il diritto alla stabilizzazione sancito dalla Legge Madia, chiedendo il completamento delle procedure che ad oggi escludono 850 precari. Il movimento dei precari Uniti rivendica al Cnr, inoltre, il pieno stanziamento delle risorse vincolate per la stabilizzazione che ammontano a 34 milioni di euro per il 2019. Il processo di stabilizzazione nella prima fase ha visto l’inserimento in organico di oltre 1300 unità di personale rispondente ai criteri Madia C1 e parte dei C2 al 31 dicembre 2018.

“La Flc Cgil di Catania con la segreteria nazionale sono vicini al movimento dei Precari Uniti del Cnr che hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla politica del CNR che ad oggi non ha rispettato le promesse rilasciate in questi mesi di lotta”. Lo dichiara il segretario generale Flc Cgil Catania Antonella Distefano.

Il Cnr già lo scorso 26 febbraio, durante l’assemblea, che ha visto una folta partecipazione dei precari, si è impegnato a far approvare, entro marzo, il PTA con la programmazione dell’entrata in servizio a tempo indeterminato di tutti i colleghi aventi diritto alla stabilizzazione; ad utilizzare tutti i 34 milioni di euro vincolati alla stabilizzazione; a procedere immediatamente allo scorrimento di 300 posizioni nelle graduatorie C2; a completare il processo di stabilizzazione entro i primi mesi del 2020; a trovare una soluzione affinché i colleghi scaduti o in scadenza, in attesa di stabilizzazione, abbiano la possibilità di veder rinnovato il proprio contratto.

“La FLC CGIL è al fianco dei precari nel sostenere le istanze e vigilerà, presenti e pressanti– aggiunge Antonella Distefanoaffinché alle promesse segua la stabilizzazione di tutti, nessuno escluso”.

“Il Flash Mob ha avuto lo scopo di ricordare al nostro Ente che ogni giorno scadono i contratti degli aventi diritto alla stabilizzazione secondo la Legge Madia – sottolinea Tino Renda, Flc Cgil Catania – anche se il Presidente Inguscio ha in più occasioni assicurato che tutti i precari stabilizzabili non avrebbero perso lo stipendio, molti di loro sono già cessati e non hanno ancora certezze del proprio rinnovo, in attesa che le risorse vengano messe a disposizione dal CNR”.

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