Catania News

Una delegazione del Comitato Cittadino Vulcania, a seguito delle tantissime segnalazioni ricevute e dal sopralluogo eseguito, denuncia una situazione di disagio e pericolo che perdura da troppo tempo. Non esiste marciapiede in viale Odorico da Pordenone, tra viale Andrea Doria e via Caronda alta, un punto con un consistente numero di pedoni che proseguono verso via Etnea o la Cittadella Universitaria. Prima c’era almeno una striscia bianca, ora non c’è più nemmeno quella. Nessuno ha fatto niente per risolvere questa situazione di pericolo che persiste da oltre cinque anni, mettendo in grave pericolo i pedoni che transitano la via in questione.

Mancanza di sicurezza per i pedoni

Bisogna necessariamente percorrere un tratto di strada nella corsia delle macchine e i pedoni hanno oggettivamente paura e temono per la loro incolumità fisica. Inizia così la richiesta di risoluzione alla carenza del passaggio pedonale da parte del Comitato Cittadino Vulcania che sottolinea lo stato di disagio e di pericolo in cui vivono i cittadini. Il Comitato, quindi, chiede all’Ufficio Tecnico competente dell’Amministrazione di intervenire per risolvere il problema, a causa della limitata ampiezza della carreggiata, con la necessità di condurre uno studio di fattibilità e viabilità in relazione alla realizzazione del marciapiede con una conseguente nuova disciplina del traffico.

Sottolinea la presidente del Comitato, Angela Cerri: “la mancanza del marciapiede in prossimità di strade ad alto scorrimento deve far riflettere e attivare le Istituzioni, in primis il Comune di Catania, su cui pende la responsabilità politica e amministrativa della sicurezza stradale. La maggiore attenzione alla sicurezza dei pedoni, l’incentivo all’uso dei mezzi pubblici e la qualificazione di zone urbane, da parte dell’Amministrazione circoscrizionale e comunale, è in netta discordanza con la realtà di tutti i giorni. Un passaggio pedonale adeguato è un diritto di ogni cittadino e la sua mancanza crea inevitabilmente un disagio che va normalizzato e risolto nel più breve tempo possibile. La priorità di salvaguardare la sicurezza della persona non può essere sottovalutata e dimenticata, soprattutto a fronte di numerose richieste di intervento. Occorre porre fine a questa situazione. Chiediamo, a chi di competenza, l’immediato intervento risolutore del problema”. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post