Catania News

La notte scorsa, intorno alle ore 01:00, personale della Squadra Volanti ha arrestato il pregiudicato Germain Saverio D’Orta (classe ’96), per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, gli operatori, transitando in via della Sforzesca, hanno notato il predetto appiedato che, alla vista della Volante, è fuggito in direzione Corso Indipendenza. Gli agenti, si sono messi subito all’inseguimento del fuggiasco,  il quale, nel tentativo di far perdere le proprie tracce si è rifugiato all’interno di un bar della zona dove veniva rintracciato dagli operatori di Polizia.

Il soggetto, identificato per  Germain Saverio D’Orta con precedenti di polizia anche in materia di stupefacenti, negava di essere fuggito e di aver notato sopraggiungere la volante. Atteso quanto sopra, ultimate le fasi del controllo, l’equipaggio riprendeva il normale servizio. Risultando, tuttavia, evidente che la fuga e le successive azioni compiute dal D’Orta fossero tese ad eludere il controllo di Polizia, considerato anche che in detti luoghi insiste una nota “piazza di spaccio”, gli operatori decidevano di attenzionarla.

Alle ore 02:00, i due agenti si appostavano all’interno di un cantiere posto di fronte al Bar dal quale era possibile osservare chiaramente tutta l’area, senza essere notati; da detta postazione, i due avevano modo di notare in maniera inconfutabile l’attività di spaccio posta in essere dal D’Orta che stazionava dinnanzi all’attività in questione.

Il malfattore veniva avvicinato dagli avventori a bordo delle proprie auto e, dopo aver ricevuto la banconota, si allontanava per poi fare ritorno e consegnare qualcosa all’acquirente.

Dopo aver notato un paio di cessioni, con l’ausilio di un’altra Volante, uno degli avventori veniva bloccato poco dopo la cessione; questi, spontaneamente, consegnava un involucro di nylon contenente sostanza polverulenta del tipo cocaina, confermando di averla acquistata poco prima.

Atteso quanto sopra, si procedeva a bloccare il D’Orta e, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di alcune banconote per un ammontare complessivo di € 60,00, verosimile provento dell’attività delittuosa. Il soggetto veniva condotto negli uffici della Questura, dove veniva indagato in stato d’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Notiziato il PM di turno disponeva l’immediata liberazione non ritenendo di dover richiedere l’applicazione di misure coercitive.

 

Polizia in ricognizione

Alle ore 07:00, personale della Squadra Volanti, su disposizione della Sala Operativa,  si recava in Piazza della Repubblica in quanto personale dell’AMT aveva segnalato la presenza di una giovane donna la quale si era rifugiata all’interno del box vendite AMT, chiedendo aiuto e riferendo di essere stata aggredita da due balordi, di origine magrebina, ancora presenti sul posto.

Gli operatori prendevano contatti con la giovane donna, palesemente sconvolta. La donna, si trovava in compagnia di un amico ed entrambi riferivano di essere stati vittime di un’aggressione da parte di due uomini stranieri che li avevano rapinati dei loro indumenti. Inoltre, i suddetti riferivano che uno dei due malfattori, dopo aver colpito la donna con un pugno al volto, l’aveva minacciata verbalmente di morte dicendole di “non chiamare la Polizia”.

Le vittime, visibilmente impauriti, riferivano che i due balordi, di cui fornivano dettagliate descrizioni in merito ai tratti somatici e all’abbigliamento dagli stessi indossato, erano appena fuggiti verso via Monsignor Ventimiglia. Gli operanti, apprese le descrizioni immediatamente si ponevano alla ricerca dei malfattori che, subito dopo, intercettavano in Via Monsignor Ventimiglia. A tal punto, gli operatori procedevano a fermare i sospettati i quali, privi di documenti, venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura.

I due soggetti, identificati per Hasan Hazarim (classe ’95) e Jawad Hadire (classe ’91), risultavano avere numerosi precedenti di Polizia, irregolari sul territorio dello stato italiano nonché privi di fissa dimora. Entrambe le vittime, mentre si trovavano in Questura per formalizzare la denuncia, riconoscevano nei due soggetti, senza alcun dubbio, gli autori dei reati perpetrati in loro danno.

Si procedeva quindi al fermo di indiziato dei due in quanto responsabili dei reati di rapina in concorso e minacce aggravate. Su disposizione del PM di turno, i due malfattori venivano associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa dell’udienza di convalida. Inoltre, è opportuno evidenziare che, qualche giorno prima, l’11 marzo, Hasan Azarim, era stato arrestato per resistenza a Pubblico ufficiale e lesioni personali, in quanto questi nel tentativo di opporre resistenza aveva procurato lesioni a un operatore.

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