Cronaca

Le esperienze di sostenibilità realizzate in Sicilia saranno protagoniste de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante evento in Italia dedicato alla responsabilità sociale d’impresa che arriva per la prima volta nella regione siciliana.

Appuntamento il 21 marzo all’Università di Catania (Aula Magna, Palazzo delle Scienze, Corso Italia 55) a partire dalle ore 9:30 per il 5o incontro del Giro d’Italia della CSR, che sta percorrendo il Paese con 12 tappe in 11 regioni. I lavori saranno aperti da Elita Schillaci, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Catania, Rossella Sobrero, Gruppo promotore del Salone, Luciano Forlani, del Segretariato ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

La Sicilia è una regione dalla forte ambivalenza, messa in luce dai dati Ipsos riferiti al 2018. La preoccupazione maggiore per i siciliani è sicuramente quella per la precarietà economica e per l’occupazione, indicati come priorità dal 58% dei siciliani. Nel dettaglio, la popolazione locale appare particolarmente preoccupata per l’aumento del costo della vita (50%), la disoccupazione (50%), l’aumento delle tasse (46%) e il reddito incerto o la situazione economica difficile che si prospetta per i giovani (44%).

Parallelamente, il 43% degli abitanti della Sicilia considera una priorità l’attenzione all’ambiente e al territorio. Se si parla ad esempio di inquinamento, il 53% dei siciliani crede che l’eccessivo utilizzo di plastica rappresenti una vera e propria minaccia e il 32% dichiara di mettere in atto pratiche per limitarne il consumo, contro una media nazionale del 28%. La Sicilia condivide con il resto del Sud la convinzione che la sostenibilità sia importante, come afferma il 95% della popolazione del Mezzogiorno.

DA GIOVANI E STARTUP LA SPINTA VERSO L’INNOVAZIONE SOCIALE IN SICILIA   

Nonostante le difficoltà e le preoccupazioni, soprattutto economiche, la Sicilia esprime esperienze innovative di sostenibilità, che vedono protagonisti soprattutto i giovani e nuovi modelli di imprenditorialità.

Fra i motori di questo cambiamento c’è la Sicilian Venture Philantropy Foundation – SVPF, che da alcuni anni lavora a Catania e in tutta la Sicilia per rendere la regione un centro in cui si concentrano eccellenze ed ecosistemi economici virtuosi. Networking, conoscenza, open innovation, etica imprenditoriale e good economy sono le parole chiave dell’attività che SVPF porta avanti per sostenere le start up siciliane e promuovere l’imprenditorialità d’eccellenza. Good economy significa un’economia inclusiva e sostenibile sul lungo periodo, in cui vengano tenuti in conto gli interessi di tutti gli stakeholder, basata sulla collettività e sulle persone. Un’economia fondata sul rispetto dell’altro, dove il valore viene creato per tutti e le strategie adottate sono win-win. Un approccio che ha portato in pochi anni a coinvolgere 20 imprenditori locali promuovendo circa 50 start up.

“Far diventare la Sicilia una startup island che possa offrire opportunità ed essere attrattiva per l’intera area euro-mediterranea è una scommessa che abbiamo lanciato con la nascita della Fondazione Sicilian Venture Philantropy – dichiara Elita Schillaci, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Catania – Per vincerla è necessario puntare sui giovani e in questo è fondamentale il ruolo dell’Università che a Catania sta facendo molto per formare gli studenti alla sostenibilità e all’innovazione sociale. Chiediamo ai giovani che sviluppano progetti di nuova imprenditorialità di inserire necessariamente nei loro business plan la dimensione della responsabilità sociale e chiediamo agli imprenditori della regione di adottare i progetti dei giovani, per una reale ed efficace contaminazione di esperienze”.

GRANDI IMPRESE E REALTÀ LOCALI RACCONTANO LE LORO ESPERIENZE

Laboriusa è una piattaforma di crowdfunding che nasce a Catania grazie a I Press per colmare un gap: al Sud infatti mancava uno strumento dedicato alla raccolta fondi dal basso. È un format innovativo e sperimentale per far incontrare domanda e offerta, un modello di sviluppo le cui chiavi di volta sono valorizzazione del territorio locale e responsabilità.

Sempre in ambito di sharing economy si colloca l’esperienza di fairbnb, una piattaforma di booking online, che reinveste gli utili nel territorio in cui opera, finanziando progetti a favore dei residenti, mettendo veramente in contatto host e guest, applicando in modo rigoroso le policy locali e condividendo i dati con le autorità locali, per un turismo veramente sostenibile

Lidl Italia illustrerà a Catania i primi risultati ottenuti a livello nazionale e in Sicilia con “Oltre il Carrello – Lidl contro lo spreco”, il programma di recupero di prodotti alimentari non più vendibili secondo gli standard commerciali, ma ancora buoni e sicuri. A livello nazionale, ad un anno dalla partenza, sono oltre 330 punti vendita dell’Insegna aderenti al programma e abbinati a strutture caritative che effettuano i ritiri di prodotti più volte a settimana direttamente presso i supermercati.

Si parlerà della riconversione della fabbrica 3SUN di Enel Green Power, lanciata nel 2018, che consentirà al sito industriale di Catania di diventare il primo impianto a livello mondiale a produrre in esclusiva il pannello fotovoltaico bifacciale di tipo HJT, basato su una tecnologia dalle performance particolarmente elevate.

E ancora del Green Mobility Project di Sibeg Coca-Cola, che nasce nel 2015 con la messa su strada di 100 auto full electric e l’installazione di 57 colonnine distribuite su tutto il territorio, e si rafforza nel 2018 con altre 110 auto full electric e ulteriori 8 colonnine di ricarica. Un progetto grazie al quale Sibeg è la prima azienda in Europa a dotare la sua Field Force Commerciale di auto full electric.

La testimonianza di tree parla di formazione e integrazione. L’azienda porta avanti la filosofia del “give first” invece del “give back”, sostenendo attività di formazione per i giovani e creando un impatto positivo sulla comunità. In particolare tree da anni sostiene il progetto Impresa in Azione di Junior Achievement Italia, un programma di educazione imprenditoriale per i giovani delle scuole di secondo grado siciliane che ogni anno forma, durante l’anno scolastico, oltre 2000 studenti. Quest’anno tree sostiene inoltre attivamente il progetto UpShift, realizzato in Sicilia da Junior Achievement Italia e Unicef, che coinvolge 100 giovani italiani e stranieri ospitati nei centri di accoglienza a Catania, Palermo e Naro, seguendoli con un percorso di formazione imprenditoriale e accelerando le loro idee imprenditoriali.

A Catania Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale ospita anche il Consorzio Sol.Co. Rete d’Imprese Sociali Siciliane, nato nel 1994 con l’obiettivo di generare un sistema di imprese sociali “in Rete” per contribuire allo sviluppo dei territori e delle comunità. Il Consorzio promuove un sistema di economia civile fondato sulla prossimità e lo sviluppo locale interpretando i valori della cooperazione sociale e mettendo al centro l’uomo come destinatario di un sistema di servizi in un’azione sinergica con il territorio. Fra i progetti, Il Polo Educativo Villa Fazio a Librino e l’Agenzia sociale per la casa a Palermo.

Il programma dell’incontro prevede anche la presentazione di “Cambio Rotta”, un libro con cinque storie di sostenibilità scritte da giovani che hanno in comune la passione per la scrittura e l’attenzione per il futuro del pianeta, e un dialogo tra Mario Barresi, Capo redattore La Sicilia, e Donato Di Donna, Vicepresidente SVPF, Imprenditore, Business angel Dolce Buonaspina.

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, CSR Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

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