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Mercoledì 3 aprile, alle ore 10.00, nella Sala convegni “Concetto Marchesi” a Palazzo della Cultura di via Vittorio Emanuele II, 121 di Catania, presentazione del libro “La Diva Simonetta – la sans par” di Giovanna Strano, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catania in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura.

La città di Catania si illumina dei colori del Rinascimento con il romanzo storico di Giovanna Strano, AIEP Editore. All’evento, che presenta la donna più bella e amata del Rinascimento, interverranno: Barbara Mirabella, assessore alla cultura, Comune di Catania; prof. Vincenzo Tromba, direttore Accademia di Belle Arti di Catania; prof.ssa Ornella Fazzina, Accademia di Belle Arti di Catania; prof. Vittorio Ugo Vicari, Accademia di Belle Arti di Catania; prof. Giuseppe Montemagno, Accademia di Belle Arti di Catania; Angela Gallaro Goracci, scenografa costumista; Giovanna Strano, autrice del libro.

Alla presentazione sfileranno gli abiti della cattedra di fashion design della prof.ssa Maria Liliana Nigro e abiti realizzati dalla stilista Gisella Scibona ispirati a La Primavera di Sandro Botticelli.

Il romanzo narra la storia, poco conosciuta, di un’icona di bellezza di tutti i tempi: la splendida Simonetta Cattaneo Vespucci, immortalata nelle opere di Sandro Botticelli, del Ghirlandaio, di Benozzo Gozzoli e altri maestri. Lo scenario è la Firenze rinascimentale della seconda metà del ‘400, quella di Lorenzo de’ Medici, un’epoca storica singolare per la ricchezza culturale e l’effervescenza politica che connotano la fioritura dei Comuni e delle Signorie. Ma da sfondo alla narrazione vi è anche Portovenere e Piombino, dove la giovane cresce con la sua famiglia fino all’età del matrimonio.

L’esuberanza artistica della società del tempo fa da coronamento a una storia vera, celata nei documenti del periodo sepolti in archivi e biblioteche, e velata in molte opere d’arte e nei componimenti letterari dei cantori del tempo, come Agnolo Poliziano, Tommaso Sardi, Bernando Pulci e lo stesso Lorenzo il Magnifico.

Simonetta è la musa ispiratrice del maestro Botticelli, al punto che il pittore esprimerà il desiderio di essere sepolto ai suoi piedi. E proprio l’avvenenza della giovane ne costituirà anche motivo di sventura, in quanto la renderà preda della malvagità e della cupidigia umana. Simonetta morirà nel 1476 all’età di soli ventitré anni.

Gli artisti del tempo restituiscono al mondo una figura destinata a divenire immortale attraverso i tempi; per tutti noi resterà in eterno la sans par.

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