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Due vittorie per partire nel migliore dei modi e dare avvio all’operazione “Tokyo 2020”. Il pugile catanese, peso medio 75 kg, Salvo Cavallaro è a metà del cammino, guardando il podio assoluto che lui stesso si è prefissato con determinazione all’inizio dell’avventura di Minsk, Bielorussia, dove è in fase di svolgimento (fino al 29 giugno) la seconda edizione degli European Games.

Salvo “Occhi Di Tigre” Cavallaro

Martedì 25 giugno, il cerchio si stringerà: sarà tempo di quarti di finale, di fronte ecco lo svedese Adam Chartoi (un oro al termine del recente Feliks Stamm di Varsavia). Vincere significherebbe sferrare l’assalto non solo al medagliere azzurro – Serra e Mouhidine sono ai quarti come Cavallaro e altri guantoni dell’Italia potrebbero raggiungerli tra oggi e domani – ma anche porre le basi per entrare di diritto tra i tre europei che hanno accesso alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Nei primi due matches “Occhi di tigre” ha superato lo svizzero Angel Roque Vasquez per 5-0 (punteggi tutti 29-26 da parte dei g.a.)  e, in un avvincente confronto domenicale, il norvegese Mindaugas Gedminas: 3-2 il finale per una sfida che “mi ha visto di fronte a un avversario valido, è stata una vittoria sudata e non priva di insidie, ma è un successo che mi fornisce tanti stimoli in vista dei quarti di finale – ha commentato il pugile medio -. Facendo un passo indietro, nella prima gara è stato difficile combattere con tecnica e linearità, l’avversario ha giocato non certo con colpi puliti tanto da condurmi a fasi di nervosismo e portare l’arbitro a penalizzarci di un punto ciascuno”.

“Adesso è il momento della verità, lo spartiacque verso la fase decisiva della competizione – dice Coach Giovanni Cavallaro, papà di Salvo, direttamente da Minsk come spettatore e primo tifoso. – il Coach azzurro Giulio Coletta mi ha riferito, commentando il match di ieri, che Salvo si è espresso sul ring in maniera straordinaria, il risultato di 3-2 non rispecchia ciò che si è visto sul ring ma si trattava di una vittoria più netta”.

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