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Con la conferenza stampa di apertura nella saletta verde del Palacongressi si è alzato il sipario sulla 65° edizione del Taormina Film Fest.

Un’edizione importante per il rilancio del Taormina Fillm Fest, come il Festinal del cinema in cui si identifica la città di Taormina, tornato alle stelle nazionali ed internazionali del grande schermo, capace di raccontare la realtà e le grandi tematiche sociali con vere e proprie opere d’arte.

Significative le parole d’apertura del “padrone di casa” il sindaco Mario Bolognari, «Il Festival attira l’attenzione sulla società  – ha detto – è importante per la promozione del turismo e della Sicilia, quella bella, che ci deve vedere tutti protagonisti. Volevo soffermarmi su un concetto molto importante. Nessuno a Venezia o a Cannes, non sto facendo nessun paragone improprio, sì permetterebbe di inventare una serata o qualcosa dedicato al cinema, sarebbe fuorviante per il pubblico e addetti ai lavori. Una città deve avere un solo Festival e una sola vetrina. Quest’anno avremo purtroppo ancora qualche serata legata al cinema, ma questa è una situazione che va cambiata. La città propone un solo Festival non altre manifestazioni. I Nastri d’Argento li consideriamo all’interno del contesto sia del cartellone di Taormina Arte, che del Taormina Film Fest, perché ci sono degli accordi strettissimi. Tutto il resto non avrà né il mio appoggio, né la condiscendenza di nessuno di noi».

Pietro Di Miceli, commissario Fondazione Taormina Arte, ha manifestato il proprio orgoglio per il lavoro fatto. «Quest’anno abbiamo di nuovo un cartellone importante, tutti hanno dato il massimo e si è fatto squadra. Così siamo riusciti a ripartire. Il secondo motivo di orgoglio è la presenza al Festival di tre film della Film Commission».

Maria Guardia Pappalardo e Lino Chiechio rispettivamente Amministratore unico e General manager di Videobank, hanno ringraziato gli intervenuti e sottolineato il grande lavoro di tutta la squadra e gli sforzi di Videobank, ai quali si sono aggiunti gli sponsor. Chiechio ha poi concluso ricordando un grande fotografo che ha sempre seguito il Festival Pietro Coccia, scomparso recentemente a cui è stata dedicata la tribunetta speciale per i fotografi in cui la sua poltrona resterà vuota in suo ricordo.

Alessandro Rais presidente di film Commision Sicilia e dirigente regionale ha parlato del sostegno all’intera filiera del cinema, che sostiene sostenendo anche la Sede Sicilia del Centro sperimentale di Cinematografia, esprimendo il proprio orgoglio per la presenza al Festival di due lungometraggi siciliani in concorso e uno fuori concorso.

«Il festival di Taormina –ha concluso – è fondamentale per rilanciare l’audiovisivo siciliano e l’impegno con la Fondazione Taormina Arte è costante».

Fuori scaletta è stato chiamato ad intervenire Felice Laudadio, per anni direttore artistico del Festival, che successivamente ha tenuto una masterclass su Bertolucci con la presentazione del primo numero della rivista Bianco e Nero alla Casa del cinema inaugurata lo scorso 18 maggio con la mostra “Le stelle di Taormina.

La madrina del Festival Rocío Muñoz Morales e la presentatrice della serate al Teatro Antico, Carolina Di Domenco hanno salutato i giornalisti presenti dichiarandosi emozionate per i ruoli loro assegnati. Nel corso della conferenza stampa non è mancato anche un intervento di un componente della giuria, Carlo Siliotto. «Il nostro è un Compito difficile, ci sono film molto diversi e molto interessanti per la loro origine, ma sono contento che già, mai come quest’anno, si parla in tutto il mondo del Festival del Cinema di Taormina, primo risultato già ottenuto».

Ninni Panzera, segretario generale della Fondazione Taormina Arte, alla sua 33esima edizione, ha ribadito il grande lavoro fatto nella produzione di questa 65°edizione lanciando il nuovo ruolo della Casa del Cinema. Sono stati poi i direttori artistici Silvia Bizio e Gianvito Casadonte a sottolineare alcuni contenuti determinanti che faranno grande il Taormina Film Fest 2019.

 «A differenza dell’anno scorso – ha dichiarato Silvia Bizio – quando abbiamo organizzato il Festival in due settimane, quest’anno ci siamo preparati per ben nove mesi, quasi un anno, e questo spiega anche la varietà e qualità dei film. Abbiamo iscritto il festival sulla piattaforma internazionale e quindi sono arrivati tantissimi film da tutto il mondo”.

 Ha espresso grande soddisfazione l’altro direttore artistico Gianvito Casadonte. «Siamo molto felici del lavoro fatto. Il filo conduttore è stato quello di raccontare la realtà. È importante ritrovare un grande rapporto con le grandi case di produzione che hanno deciso di investire sul cinema di Taormina. Invito i giovani a frequentare a chiedere, soltanto frequentando e chiedendo si ha la possibilità di innamorarsi di questo lavoro. Avremmo tanti incontri coordinati dal nostro staff che porteranno bene a Taormina. Vi aspettiamo si parte buon festival a tutti».

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