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Nella finale degli European Games di Minsk il pugile etneo Salvo “Occhi di tigre” Cavallaro deve accettare il verdetto finale e la medaglia d’argento dopo un combattimento coraggioso contro la testa al numero 1 del ranking mondiale dei pesi medi, l’ucraino Oleksandr Khyzhniak, campione del mondo nel 2017: che vince 5-0, un match apparso per ampi tratti equilibrato (nonostante i punti dei giudici arbitri: 30-25 30-26, 30-26 30-27, 29-28), conquistando la medaglia d’oro.

Applausi, tanti, per il catanese che conserverà un argento in ricordo di quest’avventura ai Giochi Europei di Minsk (valido anche come Europeo Eubc di Boxe). Da gennaio ricomincerà a provare la scalata verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Oggi, 1 luglio, alle 15.30, sbarcherà all’Aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania e tornerà nella sua città dopo quasi un mese, tra raduni con la Nazionale e l’importante evento svoltosi in Bielorussia. Accompagnato dal coach Giovanni Cavallaro, dal papà che lo ha seguito da primo tifoso a Minsk, sarà certamente accolto con un clima di festa da  fans e familiari, rappresentanti in particolare quella Fitbull Palestre che rimane la sua “casa madre”.

Ad omaggiarlo esponenti del Coni Sicilia: Salvo “Occhi di tigre”, attraverso questo secondo posto e quest’argento ottenuto grazie ai successi su Roque Vasquez, Gedminas, Chartoi, Nevin, è stato il miglior siciliano tra coloro che, nati nella nostra regione, hanno preso parte all’evento: ma anche, con Assunta Canfora, il miglior pugile tra gli azzurri di coach Giulio Coletta in gara, davanti a Cappai, Fiore e Serra (bronzi).

In generale l’Italia si è piazzata quarta con la conquista di 41 medaglie davanti a Russia, Bielorussia e Ucraina.

Questo il commento subito dopo il match di finalissima da parte di S. Cavallaro: “Ho dato il massimo, pur non essendo al “top” della forma, lo ammetto, di fronte a un avversario fortissimo. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto dalla mia città e sugli spalti di Minsk. E’ stata una grande esperienza. Adesso mi separano poco più di sei mesi, nei quali farò di tutto per presentarmi con le massime credenziali e in perfette condizioni fisiche, alla scalata verso le Olimpiadi”.

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