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E’ un modo per addentrarsi nel mondo spirituale, grottesco, teatrale di Pippo Delbono, uno degli artisti più acclamati della drammaturgia nazionale ed internazionale. Una occasione per conoscere, oltre che la sua formazione, le sue sofferenze, la sua crescita ed i suoi compagni di viaggio, l’intera e variegata produzione dell’artista ligure, riflettendo sul suo modo di sentire la vita, gli altri, il dolore ed il teatro di ieri e di oggi. Questo e tanto altro nelle oltre 200 pagine, edizioni Clichy- Firenze, di “La possibilità della gioia. Pippo Delbono” dello scrittore di cronache teatrali e critico del “Manifesto”, Gianni Manzella.

La copertina del libro
(Foto di Lorenzo Porrazzini)

L’elegante volume, con in copertina l’inimitabile ed eclettico Pippo Delbono, si legge come il diario di un amico ed introduce in un mondo teatrale particolare, apprezzato ed in continuo divenire. Delbono, attore e regista fuori dai canoni, tra gli artisti italiani più conosciuti sulla scena internazionale è anche un apprezzato autore cinematografico ed ormai da anni i suoi spettacoli riempiono ovunque i teatri e dilagano nei festival più importanti d’Europa. Nel suo percorso ha saputo costruire uno stile, un linguaggio di grande forza espressiva – coniugando il rigore della “danza nel teatro” con una dirompente carica visionaria – ma soprattutto ha saputo penetrare nel dolore, lo ha attraversato, per meglio comprendere l’uomo e le sue diverse sfaccettature, ha incontrato la diversità dei corpi, della gente, mettendo in scena spettacoli che si soffermano sui lati oscuri della vita, sulla discriminazione, sulla malattia, la guerra, il silenzio, la morte. Insieme a compagni di viaggio fuori dalle regole (Bobò, Pepe Robledo, Gianluca, Nelson Lariccia ed altri) Delbono ha provato a cercare la luce  o la possibilità della gioia ed in trent’anni di attività, come in un lungo viaggio, ha saputo tramutare la sua personale malattia in uno strumento di crescita, di conoscenza, di incontri.

Bobò e Pippo Delbono

Il libro di Gianni Manzella, con una scrittura avvincente, scorrevole, intrigante, nasce da una osservazione analitica durata vent’anni. Come un “viaggio nel viaggio” verso Itaca, nella prima parte si sofferma sulle caratteristiche del linguaggio teatrale e filmico e nel percorso creativo dell’artista ligure, mentre nella seconda parte inquadra, analizza, gli spettacoli più significativi di Delbono ed ai margini vengono collocate due tappe, a Zagabria e Venezia, di avvicinamento all’ultima creazione dell’artista, “Vangelo”. Per poi concludere accennando alla fragile possibilità della gioia.

Il lettore viene quasi preso per mano e si muove facilmente tra i capitoli, tra le pagine del libro e sembra quasi di sentire i magici versi, la simbologia del viaggio di Konstantinos Kavafis, entrando via via, dal prologo all’epilogo, dal commiato e sino alla teatrografia e filmografia, nel personaggio Delbono, nel suo cammino, nel suo teatro, nei suoi spettacoli e che lascia intravedere una possibilità della gioia. “Succede – dice Delbono nelle pagine finali del libro – che questi spettacoli li uso un po’ per guarire la vita. Perché mai il teatro non può diventare un percorso di gioia?”.

Pippo Delbono

La possibilità della gioia. Pippo Delbono” è sicuramente un viaggio avvincente e l’autore, Gianni Manzella, ricorda più volte che Itaca rappresenta la meta, ma ciò che veramente importa è il viaggio: “Itaca ti ha dato il bel viaggio, / senza di lei mai ti saresti messo / in viaggio: che cos’altro ti aspetti?”. (Konstantinos Kavafis, Itaca). Una pubblicazione a metà fra la scrittura saggistica e quella letteraria che non perde di vista il lettore che ha di fronte, un libro da leggere tutto d’un fiato e rivolto a chi ama il teatro e a chi vuole scoprire nuovi linguaggi espressivi o vuole provare a decifrare meglio il percorso della nostra esistenza.

E concludo con le parole dello stesso Delbono: “Penso alla gioia come a qualcosa che c’entra con l’uscita dalla lotta, dal dolore, dal nero, dal buio. Penso al deserto, penso alle prigioni, penso alle persone che scappano da quelle prigioni, penso ai fiori”.

“Barboni”

Il libroLa possibilità della gioia. Pippo Delbono” di Gianni Manzella (edizioni Clichy, Firenze) ha ricevuto il Premio speciale Ubu 2018 con la seguente motivazione: “Per un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi”.

L’AUTOREGianni Manzella è scrittore di cronache teatrali, saggista, studioso delle arti sceniche e altro ancora. Ha scritto e curato libri dedicati alla scena contemporanea, fra cui “La bellezza amara. Arte e vita di Leo de Berardinis” (seconda edizione La Casa Usher, 2010). Scrive da molti anni sulle pagine culturali del quotidiano “il manifesto”. Ha fondato e diretto la rivista di cultura e politica delle arti sceniche “art’o”.

SCHEDA

“La possibilità della gioia. Pippo Delbono” di Gianni Manzella

Editore: Edizioni Clichy – Firenze

Collana: Bastille

Anno edizione: 2017

In commercio dal 26 ottobre 2017

Pagine 224 p., Brossura

EAN: 9788867994526

Euro 18,00

Itaca / Konstantino Kavafis (1911)

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