SpettacoloTeatro

All’interno della rassegna Porte Aperte Unict, il chiostro di Ponente del Monastero dei Benedettini di Catania ha ospitato lo scorso 21 Luglio “Il Muro. Cronachetta drammatronica di una civile apartheid” firmato e interpretato da Turi Zinna, con la regia di Federico Magnano di San Lio.

Si tratta indubbiamente di un lavoro di ricerca di nuovi linguaggi di comunicazione e che, per circa 50 minuti, coinvolge il pubblico e riassume nella forma del live set multimediale gli elementi di un canto epico attraverso una vicenda recitata come una canzone techno all’interno di una dj/vj performance. Dall’alto della sua postazione privilegiata Turi Zinna, attore performer, gestisce direttamente la regia audio visuale che processa dal vivo la sua stessa voce e che condensa su di sé il disegno teatrale che prevale sulla performance, nel gioco deformante di spazi e suoni. Parole, partitura vocale, esecuzione laptop e interpretazione sono di Turi Zinna, regia di Federico Magnano di San Lio, partitura sonora di Giancarlo Trimarchi, stage and video design Mammasonica, allestimento scena Salvo Pappalardo, direzione tecnica Aldo Ciulla, produzione Retablo.

L’interprete Turi Zinna

La proposta non si sviluppa come un tradizionale spettacolo ma è strutturata seguendo i canoni della comunicazione attuale, con una fusione di parola-memoria-suono-immagine, generando un nuovo territorio spazio- temporale. Zinna,  con cuffia e microfono, utilizza un linguaggio frequenziale, col supporto della musica dal vivo e di frammenti video, estrapolati da storici film astratti dell’inizio del Novecento (Man Ray, Hans Richter, Walter Ruttmann, Aldo Tambellini, Viking Eggelling) e documentari dell’Istituto Luce. In questa ultima edizione multimediale, l’autore ed interprete flette la sua voce, dirige gli inserti audio e i video che arricchiscono ulteriormente la struttura del monologo. Nella pièce la fusione dei vari linguaggi rende interessanti le trame, le porta su un piano dove passato e presente si incontrano per costruire percorsi suggestivi e di forte impatto artistico, sociale e umano.

“Il muro” è liberamente adattato dal racconto di Salvatore Zinna “Una storia per errore”, pubblicato nella raccolta “Catania sotterranea”, è una sorta di spin-off tratto da “Ballata per S. Berillo” del 2001 che vanta ben tredici anni di repliche.

L’autore e performer Turi Zinna

L’attore performer racconta di un barbiere di nome Gioacchino Barbera, del popolare quartiere catanese di San Berillo, che viene scambiato dai gerarchi fascisti per un’altra persona il giorno della visita di Mussolini nel 1937 ed è costretto ad ingurgitare un quarto di litro di olio di ricino. Dopo le percosse, cerca di tornare a casa al più presto a svuotare l’intestino, ma le strade che conducono ai rioni poveri della città, dove ha casa lo sventurato barbiere, sono state sbarrate con altissime palizzate per nascondere al duce e al suo corteo lo spettacolo della miseria che Catania offriva già prima della guerra. Gioacchino è costretto a intraprendere un viaggio doloroso nella zona bene della città alla ricerca di un bagno. Il povero barbiere vaga in una Catania notturna e finisce per defecare davanti al caffè Lorenti, ritrovo esclusivo della borghesia che lo respinge schifandolo per non avere saputo trattenere dentro di sé la propria umiliazione. Ed il resto del suo viaggio prosegue fuori le mura, tra gli scogli lavici e il mare. Applausi finali per l’interprete e per una proposta che apre nuovi orizzonti al teatro ed alle forme di comunicazione più avanzate, utilizzando linguaggi più adatti ai nostri giorni.

Turi Zinna è autore, attore, e regista. Fondatore e direttore artistico dal 1989 della Compagnia Retablo, di cui è direttore artistico, ha ottenuto segnalazioni e riconoscimenti come drammaturgo e sceneggiatore di testi per cinema e teatro in numerosi premi e concorsi tra cui Solinas, Oltreparola, Outis, il Centro del Discorso, Pescara Corto Script, Alberto Sordi, Lia Lapini, Fersen, Lo Spazio, RIFF Per Voce Sola. Il soggetto cinematografico del suo testo teatrale “Ballata per San Berillo” è pubblicato con il titolo “Premio Solinas, scrivere per il cinema. Autori e Storie 2003” (Ed. della Battaglia 2003). Dal 2005 al 2007, è stato direttore artistico del festival di teatri e culture contemporanee “Cultania”, nell’ambito di un progetto innovativo di fruizione dei beni monumentali e delle attività culturali della città di Catania attraverso l’uso della tecnologia. Ha lavorato, tra gli altri, con Calenda, Pugliese, Marcucci, Sbragia, De Monticelli, Sammartano, Müller, Turi Ferro, Piera Degli Esposti, Elena Zareschi, Pietro De Vico, Anna Campori, Aldo Tarantino, Rosalia Maggio, Paolo Bonacelli, Irene Papas, Enrico Montesano. Al cinema ha recitato ne “Il muro di gomma” di Marco Risi, e in “Una storia semplice” di Emidio Greco.

La compagnia Retablo, nata nel 1989 con sede a Catania, ha sviluppato in questi lunghi e proficui anni di lavoro un’attività basata sulla “dissomiglianza”, favorendo dunque la collaborazione tra personalità artistiche indipendenti, caratterizzate tutte da una propria autonomia di visione e linguaggio. Il suo campo d’attenzione privilegiato è basato sui concetti di “situazione” e “spazio” in rapporto alla tecnologia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post