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Nuova tappa della Sicily Folk Orkestra che, dopo l’esaltante concerto a Milo, sull’Etna, la sera di Ferragosto, è attesa domenica 1 settembre a Santa Teresa Riva, in provincia di Messina, per inaugurare la seconda edizione del Romolo Folk Fest con la formula indovinata che distingua il loro sound: le più belle canzoni della tradizione – che appartengono alla memoria collettiva dei siciliani – riarrangiate in chiave contemporanea da una vera orchestra: batteria, contrabbasso e percussioni per la linea ritmica, chitarra, mandolino, fisarmonica e tastiera per la traccia melodica.

La serata s’intitola “Il Sud che balla” e comincia alle ore 21.  Guidata da Davide Urso, la formazione stabile della Sicily Folk Orchesta vedrà i solisti Valentina Balistreri, Giampaolo Nunzio, Simona Sciacca e Mimì Sterrantino sul palco insieme a Carmelo Siciliano (mandolino, chitarra classica, bouzouki); Pier Paolo Alberghini (contrabbasso); Francesco Frudà (chitarra elettrica); Alessio Carastro (batteria e percussioni); Ottavio Leo (fonico).

In scaletta canzoni senza tempo, canticchiate nei giorni di festa dai nonni e dalle mamme – imparate a scuola per i saggi di fine anno o strimpellate con la chitarra in comitiva – e che appartengono alla memoria collettiva dei siciliani come Si maritau Rosa, Vitti na crozza, La luna a menzu u mari, La marranzanata, Cu ti lu dissi, Lu Sciccareddu, Malarazza e molte altre ancora. Una grande “festa di piazza” condivisa anche con migliaia di viaggiatori italiani e stranieri, attratti in Sicilia dal fascino delle tradizioni e da quella formula del turismo esperienziale, a contatto con gli usi e le abitudini delle comunità locali.

SICILY FOLK ORCHESTRA, notizie

Sono una decina i musicisti stabili della Sicily Folk Orchestra. Obiettivo: riproporre con arrangiamenti originali e con l’inserzione di strumenti moderni insieme ad altri dalle timbriche mediterranee le canzoni della tradizione popolare siciliana. Il direttore artistico è Davide Urso, presidente dell’Associazione “Il Tamburo di Aci”, che spiega: “Siamo una concept band allargata con focus sulla Sicilia, i suoi ritmi, i suoi canti, spesso elaborati attraverso i suoni degli strumenti tradizionali di zampogna, marranzano, tamburello, mandolino, organetto e friscalettu ma con un sound che si rinnova grazie alla contaminazione di strumenti moderni come chitarra elettrica, contrabbasso, batteria, flauti. L’obiettivo – conclude Urso – è riscoprire, riproporre e promuovere le tradizioni musicali siciliane collocandole in un contesto pienamente attuale e moderno”. La direzione dei cori è affidata a Giampaolo Nunzio, uno dei più talentuosi suonatori isolani, polistrumentista e cantore nel gruppo musicale “i Beddi – musicanti di Sicilia”, con cui ha inciso cinque CD ed realizzato tournée in tutto il mondo per far conoscere la cultura e le tradizioni della Sicilia con arrangiamenti in chiave folk non convenzionale.

Il Tamburo di Aci, notizie

L’attività dell’Associazione Culturale Il Tamburo di Aci è incentrata prevalentemente sulla riscoperta delle musiche popolari ad identità regionale e sulla riproposizione dei canti, dei balli e delle musiche popolari della Terra di Sicilia, in territorio nazionale ed europeo. L’Associazione da oltre dieci anni è attiva nella valorizzazione e nella diffusione della musica colta e delle tradizioni musicali della Sicilia in costante confronto con altre le altre culture musicali moderne e contemporanee.

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