Cronaca

Celebrata nella Cattedrale di Catania, dove riposano le spoglie mortali, la festività liturgica del beato cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, il 25 settembre, nella ricorrenza della beatificazione avvenuta durante il pontificato di san Giovanni Paolo II, nell’anno 1988. Una celebrazione eucaristica, insieme solenne e nella semplicità, presieduta dal parroco mons. Barbaro Scionti – assenti l’arcivescovo e il vicario generale per motivi pastorali – che si è conclusa, dopo una breve processione con la reliquia del Beato, davanti alle spoglie del Cardinale, con la preghiera di intercessione propria.

 “Il beato Dusmet è conosciuto come l’Angelo della carità – ha ricordato mons. Scionti – che, fuori da schemi particolari di organizzazione, si è fatto carità per ogni povero attingendo al cuore misericordioso del Padre, con una fede profonda, da monaco qual era, unendo la Chiesa celeste dei santi, con il Velo di Sant’Agata, e quella terrena della comunità cittadina di Catania nell’intercessione al Padre per fermare la lava dell’Etna”. Arcivescovo di Catania per ben 27 anni (dal 1867 fino alla morte, il 4 aprile 1894), monaco benedettino di San Martino delle Scale prima e poi abate di San Nicola l’Arena di Catania, è ricordato per l’ “esercizio eroico e creativo della carità” – scrive Gaetano Zito nel volumetto per l’Editrice Velar  (del maggio 2018) – Il Beato Giuseppe Benedetto Dusmet. Benedettino, Arcivescovo di Catania e Cardinale: pane, fede e umiltà – e per la sua famosa frase “Fino a quando avremo un panettello, noi lo divideremo col povero”, riportata nel monumento eretto in piazza San Francesco.

La giornata della festa liturgica del Beato Cardinale Dusmet, per la comunità ecclesiale metropolitana di Catania, è anche la Giornata diocesana del Volontariato, una giornata di memoria, ispirazione ed incoraggiamento per tutti i volontari catanesi di associazioni, laiche e religiose, che operano in Città e nel territorio dell’Arcidiocesi. Tra i concelebranti, presente anche il direttore della Caritas diocesana, don Piero Galvano.

Alle preghiere intonate con fede in cattedrale perché l’amato Cardinale possa guardare “a noi che, sul Tuo esempio, vogliamo seguire il cammino della fede nella carità e imploriamo con fiducia la Tua celeste protezione”, si è unito l’invito dell’abate benedettino dom Ildebrando Scicolone del monastero “Benedetto Giuseppe Dusmet” di Nicolosi, nel suo post sui social, a pregare per la sua canonizzazione.

V.C.

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