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Si è conclusa con “Agamennone” di Eschilo la rassegna “Mitoff” dedicata al teatro classico, inserita nel cartellone del Summer Fest patrocinata dal Comune di Catania, con la collaborazione dell’Associazione Esclarmonde per una produzione MediaManagerEvents.

L’adattamento e la regia, con i costumi di Concetta Maccarrone, sono firmati da Salvatore Guglielmino che sul palco della corte del Castello Ursino disegna Agamennone tornato ad Argo dopo dieci anni passati in guerra a Troia, dove ritrova la moglie Clitemnestra, interpretata da Elisa Franco,  che ancora non ha elaborato il lutto della figlia Efigenia uccisa dal marito diventato oggetto di estremo odio e sofferenza tanto da accogliere senza nessun scrupolo o remore nel proprio letto l’amante Egisto, interpretato da Paolo Toti Guagenti.

Alla vicenda di dolore e sofferenza di Agamennone e Clitemnestra si lega quella della profetessa Cassandra, a cui ha prestato il volto e l’anima Martina Minissale che racconta la sua terribile morte  e quella del re Agamennone per mano della sua consorte al consigliere, ovvero al coro, reso da Alessandro Ferrari.

Toccante il momento in cui dalle scale della corte dell’imponente maniero scende Clitemnestra con la spada sporca di sangue, senza mostrare nessun segno di pentimento o dolore ma vantando le proprie gesta in nome di una necessaria giustizia finalmente compiuta, che il consigliere, voce del popolo e della coscienza, critica duramente. 

Un intenso atto unico d’amore, vendetta e sangue e che racconta la miseria dell’animo umano ieri come oggi, una tragedia classica dal sapore contemporaneo.

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