Non poteva, certo, aspettare il cane del pregiudicato Ivan FilippoRaineri (classe 1993) e nemmeno quest’ultimo che, sebbene agli arresti domiciliari, non si è fatto scrupolo alcuno a lasciare il proprio appartamento per portare in giro l’incolpevole animale. Incolpevole perché, sebbene non gli sia costata un arresto immediato per evasione, il GIP presso il Tribunale di Catania ha ritenuto valide e degne di ulteriori provvedimenti, le segnalazioni che i poliziotti del Commissariato Nesima, che la fatidica giornata della “passeggiata” erano andati a controllarlo, hanno formulato in merito alla condotta del Rineri.
In verità, l’uomo aveva già dato dimostrazione di aver approfittato della sua condizione favorevole: infatti, sebbene fosse autorizzato a recarsi a lavorare, si era ben guardato dall’avvisare l’Autorità preposta circa il fatto che quel negozio aveva chiuso i battenti. E, difatti, i poliziotti che lo hanno cercato anche presso il luogo di lavoro hanno trovato la saracinesca abbassata e nessuno a cui chiedere informazioni.
Nella giornata di ieri, quindi, gli agenti del Commissariato lo hanno prelevato e, in esecuzione del provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal GIP, lo hanno condotto in carcere dove rimane in custodia cautelare.