Quarantacinque milioni di ore di volontariato nel mondo ogni anno, prossima eradicazione della polio, progetti già operativi per realizzare ospedali e centri di assistenza sanitaria in Africa, Asia e Sud America, ma anche scuole, sostegni economici per le imprese familiari (soprattutto di donne), impegno per la salvaguardia ambientale come la piantumazione di un milione di alberi e l’eliminazione della plastica (Plastic free waters), prevenzione dei conflitti. Sono queste le azioni che derivano dall’impostazione etica del Rotary: service above self (servire al di sopra del proprio interesse). E proprio i valori che sono l’essenza del Rotary sono stati al centro dell’analisi proposta al Rotary Institute 2019 di Catania dal direttore internazionale Francesco Arezzo, ai quattrocento rotariani provenienti da 17 paesi dell’Europa alla presenza del presidente internazionale Mark Maloney, del vicepresidente Olayinka Babalola, di Ken Schuppert, vice chairman Rotary Foundation, di John Hewko, CEO Rotary Internationale di Lucas Ket, direttore internazionale.
Già nella sua introduzione, Francesco Arezzo ha sottolineato come l’evoluzione dei valori ci abbia portato a vivere in una modernità liquida (come l’ha definita Zygmunt Bauman) dove i valori perdono solidità, con il predominio della scienza sulle scelte morali, dove la ricerca sposta sempre oltre i confini morali. Henk Korvinus ha evidenziato come quella di oggi sia la società dell’individuo e non della persona, dove la modernissima tecnologia informatica in realtà non ci fa comunicare, incontrare, conoscere: siamo soli davanti ad un computer, uno smartphone. Non siamo realmente connessi. Ecco perché i valori del Rotary, integrità, amicizia, diversità, servizio, leadership che fanno crescere personalmente e connettono con tutti gli altri rimangono attuali ed anzi spingono ad impegnarsi per promuoverli. Non tutto ciò che è produttivo è etico. La governance delle macchine produce crescite diseguali e diseguaglianze.
Ma esiste veramente il “buco nero”, senza etica, delle nuove generazioni? E’ quello che si chiede la giovane rotaractiana Nancy Cannizzo. Abbiamo la mentalità microonde, dove utilizziamo il già confezionato, precotto, senza disturbarci ad elaborarlo. Agiamo secondo l’imprinting dei valori che ci sono stati dati da chi ci ha cresciuto, famiglia, scuola, società. E prendiamo decisioni e direzioni di conseguenza. John Hewko, con la comunicazione delle ore di volontariato, ha sottolineato come il Rotary sia un’associazione di persone che operano senza fine di lucro. E’ arrivato il momento per il Rotary di assumersi dei rischi, uscire dalla comfort zone, far conoscere quello che realizza. E crescono sempre più le aree di intervento dove volontariato e professionalità possono fare la differenza per la crescita delle persone, di interi paesi.
Per Ken Schuppert, cresce sempre più l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente. Sono stati piantumati oltre un milione di alberi. Il contributo del Rotary prosegue con la lotta all’eliminazione della plastica che ha inquinato mari, fiumi e laghi ed anche i terreni che vengono sottratti alla coltivazione ed al sostegno delle persone, come lavoro e come cibo. Mark Maloney ha sottolineato la profondità delle riflessioni sui valori del Rotary, e come questi incidono a livello personale e sull’azione dell’associazione. Valori che la contraddistinguono e che debbono essere sempre presenti quando il Rotary connette il mondo.
L’Institute 2019 di Catania è stato coordinato da John de Giorgio. Sono intervenuti anche Piero Bagolini, Nathan Farrugia, Alberto Ganna. Anne Lee Hussey, Marie Renee Kervella, Kim Lahieu, Maurizio Triscari, Cesare Ortis, Francesco Socievole, Paolo Pasini, Jean Marie Ponsard, Luciano Di Martino, Jean Jacques Titon, Alberto Cecchini, Gerard Allonneau. I lavori sono stati preceduti dal GETS, il corso di formazione dei governatori Rotary eletti, coordinato da Francesco Milazzo. In una pausa dei lavori, Maloney, Babalola, Schuppert, Hewko, Arezzo e tutti i dirigenti internazionali e distrettuali, hanno visitato l’ambulatorio realizzato dal Rotary a Catania nel quale prestano la propria opera gratuita numerosi medici rotariani.