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Sebbene in molti Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, vi sia una lunga tradizione nell’attuazione di programmi di vaccinazione su gravi infezioni (epatite B, poliomielite e tetano), per altre malattie infettive di rilevanza sociale prevenibili con le vaccinazioni, quali il morbillo, la parotite, la rosolia, la pertosse e la varicella, il livello di controllo è diminuito drasticamente negli ultimi decenni. In Italia, la riduzione costante nel tempo delle coperture vaccinali ha determinato un aumento di circolazione di queste malattie infettive e di presenza sempre più numerosa di pazienti critici suscettibili che si ammalano gravemente, a causa della perdita dei vantaggi dell’immunità di comunità. Occorre dunque continuare a sensibilizzare in generale la popolazione ma, anche rafforzare la formazione di tutto il personale sanitario, per limitare al minimo i pericoli negli individui più deboli che imbattendosi in soggetti infetti mettono a rischio la propria salute e nello stesso tempo diventano a loro volta fonte importante di infezione. 

Partendo da questo obiettivo, diretta conseguenza del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 (decreto legge n.73/2017), approvato nel marzo del 2017, AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani, con il contributo non condizionato di DiaSorin promuove un nuovo ciclo di 3 incontri sul tema Ruolo del laboratorio di microbiologia nell’applicazione del piano nazionale di prevenzione vaccinale per pertosse, morbillo, rosolia, parotite e varicella, il secondo dei quali si svolge a Catania, venerdì 25 ottobre 2019, presso l’Aula A della Torre Biologica “F. Latteri” in via S. Sofia 97 a Catania.

Le strategie di contenimento ed eliminazione di queste malattie infettive, accanto alle misure igienico-sanitarie generali e alle misure vaccinali, prevedono la creazione di sistemi di sorveglianza efficaci e di attività di laboratorio microbiologico di elevata qualità. Il trend generale è positivo anche se si registrano differenze tra le varie regioni per le vaccinazioni obbligatorie. Ad esempio, solo 5 regioni su 20 hanno raggiunto nel 2018 una copertura vaccinale che garantisca l’immunità di comunità in età pediatrica per il morbillo, cioè superiore al 95%.

Come sottolinea Guido Scalia, Microbiologo, Direttore dell’U.O.C. Laboratorio di Analisi del Policlinico di Catania e delegato regionale dell’AMCLI. “Le coperture vaccinali in Sicilia sono in aumento, grazie all’applicazione della legge sull’obbligo di vaccinazione. L’analisi eseguita su ampie fasce di popolazione, specie nelle strutture che si occupano di diagnosi e cura, fotografa la condizione di una copertura immunitaria relativamente bassa nella fascia di popolazione rappresentata dai giovani adulti. Nella mia esperienza, ad esempio, circa il 20% delle donne in età fertile non è protetta nei confronti del virus della rosolia. Come evidente, ciò rappresenta un gravissimo fattore di rischio che avrebbe potuto condurre ad una drammatica epidemia rubeolica tra le gravide se non fosse intervenuto il decreto 73/2017; questo, imponendo la vaccinazione di massa tra i bambini, ha drasticamente ridotto il rischio di epidemia tra i soggetti in età scolare che rappresentano, di norma, la principale fonte di trasmissione anche nei confronti degli adulti. Ciò non toglie che dovrà essere eseguita una capillare campagna informativa che porti l’adeguata copertura vaccinale anche tra i soggetti adulti a rischio”.

In questo contesto, la regione Sicilia è tra quelle che hanno tratto più beneficio dall’introduzione del DL n.73/2017 e successivamente dalla legge di conversione n. 119 del 31 luglio 2017; in particolare per il vaccino trivalente MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia) il recupero è stato molto rilevante. Ad oggi però, perdurano ancora dei ritardi di copertura vaccinale ai 24 mesi di età, con un valore non superiore al 91%, più basso rispetto al dato nazionale che si attesta al 93,2%. Se, però, andiamo a valutare il dato ai 48 mesi di età, il valore di copertura siciliano è del 95,6%, sopra quindi la soglia del 95% e sopra anche il dato nazionale del 95,3%. Il ritardo ai 24 mesi è da ricollegarsi alla bassa frequenza dei bambini siciliani negli asili nido che determina di fatto una sottrazione all’obbligo di legge che poi viene successivamente recuperato all’entrata alla scuola dell’infanzia. Queste le dichiarazioni di Mario Cuccia, Direttore del Servizio di Epidemiologia dell’ASP di Catania.

“Lo scopo di questa iniziativa è di condividere con le diverse figure professionali coinvolte nel controllo delle infezioni/malattie prevenibili con le vaccinazioni i più recenti dati sulla sorveglianza, per comprendere l’impatto dei programmi di vaccinazione del paese, la prevalenza e la diffusione della malattia; sulle strategie vaccinali, per comprendere il potenziale dei nuovi vaccini disponibili, sulla diagnosi clinica per comprendere la gestione armonizzata dei pazienti. Infine, sulla diagnosi microbiologica per comprendere la corretta esecuzione (nei tempi e nei modi) ed interpretazione della diagnostica di laboratorio” ricorda Tiziana Lazzarotto, Responsabile scientifico del convegno, Microbiologa dell’Università di Bologna e componente del Direttivo AMCLI.

“Come Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità, sosteniamo la fondamentale importanza della prevenzione e delle campagne vaccinali per il contenimento e la risoluzione delle problematiche connesse alle infezioni/malattie causate dai Virus del morbillo, rosolia, parotite, varicella. Riteniamo imprescindibile il ruolo e il contributo che la diagnosi microbiologica ha in questo particolare e critico campo della medicina” spiega Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest milanese.

AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani – è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L’associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d’interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d’organo, sulle infezioni nell’anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull’immunologia e sulle malattie parassitarie.

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