Cronaca

Teatro ed Edilizia, due mondi diversi ma non distanti se ad avvicinarli sono l’impegno per il patrimonio culturale e le buone prassi per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Un’intesa per la quale a Catania ci hanno messo letteralmente la firma, tramite la sigla di un protocollo: l’Ente Scuola Edile concederà gratuitamente al Teatro Stabile l’utilizzo dei propri spazi per poter allestire le scenografie destinate agli spettacoli della stagione 2019/2020.

«La mission principale della Scuola Edile – afferma il suo presidente Giuseppe Alì – è divulgare le pratiche per la salute e la sicurezza sul lavoro in tutti i tipi di cantieri. E il palcoscenico teatrale che cosa è, se non un cantiere di arte e cultura, dove si costruiscono scene, ambientazioni e personaggi? Inoltre, il valore del protocollo è quello di un supporto reciproco: il nostro Ente sostiene con questo gesto concreto l’industria teatrale catanese, che dall’ultimo decennio conosce una fase di delicata di rinnovamento e rilancio; viceversa, il Teatro Stabile contribuirà all’attività della Scuola Edile con la messa in scena, nella nostra struttura, di uno spettacolo sul tema della sicurezza sul lavoro. Il titolo sarà “Scintille” e presto saremo al lavoro per definire i dettagli organizzativi».

«La costruzione della scenografia è uno dei momenti più importanti della realizzazione di uno spettacolo – dichiara il direttore del Teatro Stabile di Catania, Laura Sicignano – Dopo anni, in occasione delle nuove produzioni 2019, possiamo ricominciare a costruire negli spazi messi a disposizione dall’Ente Scuola. Abbiamo cominciato con “Antigone”, spettacolo inaugurale della stagione 19/20. L’accordo tra i due enti rappresenta un virtuoso modello di collaborazione in cui i soggetti coinvolti diventano promotori del benessere del territorio, attraverso un investimento nella cultura. La scena di Antigone, dopo aver debuttato a Catania, viaggerà in tutta Italia, durante la tournée: da Napoli a Milano, passando per Genova e Firenze, raccontando a tutta Italia una buona pratica culturale a favore dei cittadini».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post