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Il fortunato e pluripremiato spettacolo “Turi Marionetta”, dell’attore ed autore catanese Savì Manna, con più di 60 repliche sui palchi di mezza Italia, Canada e Francia, è stato riproposto lo scorso 21, 22 e 23 Novembre, in una nuova edizione, ospite di Fabbricateatro, alla Sala Giuseppe Di Martino di Catania, in via Caronda 82, a dieci anni esatti dal suo debutto. Vincitore del Premio Vernacolo al concorso La riviera dei Monologhi, Bordighera (IM) nel 2015 e Vincitore del Premio Speciale Giuria Tecnica, XXXVI Premio città di Leonforte (EN) nel 2017, lo spettacolo “Turi Marionetta” si avvale della scenografia e disegno luci di Salvo Pappalardo, delle marionette di Cartura, della musica “Rapsodia di una marionetta” di Savì Manna, produzione Leggende Metropolitane.

Savì Manna

E’ un monologo che racconta storie di marionette, pupi, pupari e cantastorie. In un atto unico di circa 55′ viene rivisitata la storia sociale delle marionette, esaltando anche la grande tradizione siciliana dell’Opera dei pupi. Tutto nasce da un’attenta ricerca storica ed il lavoro di Manna è divertente e ironico e durante lo spettacolo fanno alcune apparizioni le stesse marionette. L’utilizzo in parte della tecnica del cunto, del dialetto catanese alternato a un italiano forbito, provocano, secondo le intenzioni dell’autore, vivaci cambi di registro che arricchiscono la narrazione di musicalità ed espressività.

Sulla scena protagonista è il nonno del professore Salvatore Barone, detto “Turi Marionetta” in quanto noto docente universitario, famoso in tutto il mondo per i suoi seminari sulle marionette. Ma nella vana attesa del nipote che non arriverà mai, il nonno- all’inizio con tanto di violino e marionetta, decide di tenere egli stesso il seminario sulla storia delle marionette. Ne viene fuori un racconto interessante e commovente che, attraverso la storia delle maschere della preistoria, sino ai giorni nostri, si arricchisce di aneddoti personali sulla giovinezza del nonno a Catania e sulla Seconda Guerra Mondiale. 

Savì Manna in “Turi Marionetta”

Lo spettacolo risulta un esempio coinvolgente dell’intreccio di forme e  linguaggi della rappresentazione e proviene in una fase del lavoro dall’esplosione del combattimento tra pupi siciliani, maniàti come ombre da Savì Manna in un suggestivo gioco di luci, dove figure e colori, stilizzati, rimandano a simboli pregnanti propri dell’opera dei pupi. Inoltre il testo, nel duello tra paladini, viene recitato nella impegnativa e caratteristica tecnica del “cuntu”, altro retaggio della tradizione popolare siciliana che affonda le sue radici nel passato delle forme e delle metriche della lirica e del teatro greco.

Spettacolo che, a distanza di dieci anni dal suo debutto, continua a mantenersi autentico e coinvolgente, con il protagonista ed autore che, alla fine, ringrazia e stringe la mano (come sua consuetudine) ad ogni spettatore presente in sala, festeggiando poi, con spumante e cannoli tipici siciliani, i dieci anni di “Turi Marionetta”.

Ancora Savì Manna

“Questo mio lavoro non finirà mai di stupirmi. – commenta a fine spettacolo l’autore Savì MannaNormalmente gli spettacoli teatrali hanno una breve vita, invece lui è ancora fortemente richiesto, a marzo 2020 sarà rappresentato anche a Torino. Quando il 21 novembre del 2009, esattamente 10 anni fa, debuttai con questa mia opera prima, nonostante io sia un sognatore, non avrei mai potuto immaginare che Turi Marionetta potesse essere così longevo e ricco di così tante soddisfazioni. Far echeggiare il catanese lungo quasi tutto lo Stivale, oltrepassare le Alpi francesi e addirittura farlo risuonare più volte nel continente Nord Americano è stata, ed è, una grande emozione che rimarrà tatuata nella mia anima. Ricordare questo anniversario con delle rappresentazioni nella mia città è senza ombra di dubbio il miglior modo di festeggiare e ricordare questa ricorrenza. 10 anni, ormai sei un ometto, i miei più sinceri auguri, buon compleanno Turi Marionetta”.

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